La decisione di una data per mettere allo stesso tavolo le compagnie petrolifere e il concessionario Autostrade non è bastata. Da domani sera si fermeranno i benzinai degli impianti autostradali, in uno sciopero che a partire dalle 22 potrebbe causare più di un disagio ai viaggiatori, che si concluderà soltanto alle 6.00 di venerdì.
Mercoledì i rappresentanti di Eni, Shell, Q8, Api, Tamoil e TotalErg Esso tenteranno di trovare un accordo per riaprire la trattativa con i sindacati dei benzinai. Il ministro dello Sviluppo economico, Flavio Zanonato, ha sottolineato di avere già "predisposto un richiamo ai petrolieri, chiedendo loro di tenere conto della situazione del nostro Paese. Il rincaro - prosegue il ministro - è prevalentemente dovuto ad un aumento del greggio e della domanda e per questo i petrolieri aumentano il prezzo. Ma lo stacco, cioè la differenza tra quanto crescono i listini europei rispetto ai nostri, è minimo.
Ho comunque già disposto un richiamo ai petrolieri chiedendo loro di tenere conto della situazione del nostro Paese. Oggi ne ho parlato casualmente con un petroliere. Stiamo predisponendo un piano perché non ci siano aumenti".
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