Baby gang, arriva proposta della Lega: “Già punibili a 12 anni”

Depositata la proposta di legge firmata dal Carroccio che si prefigge il compito di arginare il fenomeno delle baby gang. Se la norma dovesse diventare effettiva, i giovanissimi potranno essere condannati già all’età di 12 anni

Baby gang, arriva proposta della Lega: “Già punibili a 12 anni”

Arriva dalla Lega una proposta di legge per contrastare il sempre più preoccupante e dilagante fenomeno delle baby gang.

La nuova norma, voluta soprattutto da Gianluca Cantalamessa, coordinatore leghista in Campania, è stata firmata da tutti i membri del partito in Commissione Giustizia e depositata per l’approvazione. Anche ai deputati del Movimento 5 Stelle è stato chiesto di firmare.

La legge, in breve, si prefigge l’obiettivo di abbassare il limite d’età in cui un ragazzo può essere considerato punibile. Se fino ad oggi, infatti, un soggetto che commette un crimine sotto i 14 anni non può ricevere una pena, con la nuova disposizione le cose cambieranno. L’età sarà abbassata a 12 anni.

Una scelta che di certo scatenerà polemiche, ma che si è resa necessaria, considerato il numero sempre più elevato di reati commessi da giovanissimi. Non si tratta più della sola Campania, e dei cosidetti “baby camorristi”. Tanti gli episodi, spesso di una ferocia inaudita, che si sono verificati e che si continuano a verificare in tutta Italia.

La certezza della pena è fondamentale non soltanto per gli adulti, ma anche per quei ragazzi che, nel loro delirio di onnipotenza giovanile, si trovano ormai del tutto fuori controllo.

Stando agli ultimi dati riportati dall’Osservatorio nazionale adolescenza, su 7.000 minori ben il 6,5% appartiene ad una baby gang, e 3 giovani su 10 hanno preso parte ad una rissa. Sempre più i minorenni coinvolti in fatti di sangue oppure in episodi di stupro. Tanti anche quelli impiegati dalle mafie per consegnare droga ai clienti. Per non parlare, poi, del bullismo.

Ecco perché la Lega si sta adoperando per riportare un po’ di ordine e di disciplina nella vita di questi ragazzi. Non solo con una maggiore severità nel giudicare i crimini da loro commessi, ma anche intervenendo nelle scuole, con la reintroduzione dell’educazione civica.

“Bisogna far passare il concetto che un minore di 12 anni non è più quello del passato. Le nuove generazione sono più precoci spiegano i firmatari della proposta di legge, come riportato da “Il Mattino”.

Oltre ad abbassare di due anni il limite di impunibilità, anche l’aggravante se il reato è stato commesso in gruppo.

Non vi saranno attenuanti, e sarà molto più difficile appellarsi alla facoltà di non intendere e volere. Dovranno essere presentate delle prove più che esaustive.

Niente più tutele per i giovanissimi che, se la legge dovesse passare, si troveranno ad affrontare le autorità ed a dover rispondere delle loro azioni.

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