Baby-squillo, sfruttatori e clienti potrebbero ottenere uno sconto di pena

In caso di condannna, gli otto indagati potrebbero beneficiare di una riduzione della pena grazie al rito abbreviato

Baby-squillo, sfruttatori e clienti potrebbero ottenere uno sconto di pena

Gli otto indagati per sfruttamento della prostituzione minorile nel caso delle baby-squillo dei Parioli potrebbero, in caso di condanna, beneficiare di uno sconto di pena grazie al rito abbreviato.

Il giudice per l'udienza preliminare di Roma Costantino De Robbio ha deciso che tutti gli indagati verranno processati il 16 maggio: tra i diversi reati contestati figurano sfruttamento della prostituzione, cessione di droga, estorsione, detenzione di materiale pedopornografico e prostituzione minorile. Andranno a processo, tra gli altri, Mirko Ieni - ritenuto l'organizzatore dell'intero giro di prostituzione insieme a Nunzio Pizzacalla - ma anche la madre di una delle baby prostitute e diversi clienti.

Ieni, Pizzacalla e Michael De Quattro erano già detenuti ai domiciliari; a Ieni era stato applicato anche il braccialetto elettronico. Ai primi due è stata contestata l'accusa di sfruttamento della prostituzione minorile, ma Ieni è accusato anche di cessione di droga.

Riccardo Sbarra, invece, deve rispondere di detenzione di materiale pedopornografico, mentre Michael De Quattro è accusato di tentata estorsione: avrebbe infatti cercato di ottenere denaro da una delle ragazzine per non diffondere un video erotico dei loro rapporti. Marco Galluzzo viene invece accusato di aver ceduto cocaina in cambio di prestazioni sessuali.

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