Bari, 12enne morta per ipertermia maligna: fu negligenza dell'ospedale

Alcuni "deficit organizzativi dell'azienda" avrebbero contribuito ad aggravare le condizioni cliniche della giovane paziente, il decesso avvenne nel 2017 presso l'ospedale Giovanni XXIII

Bari, 12enne morta per ipertermia maligna: fu negligenza dell'ospedale

Zaraj Tatiana Coratella Gadaleta è la ragazzina deceduta nel 2017 all'ospedale pediatrico Giovanni XXIII di Bari per un'ipertermia maligna diagnosticata in ritardo. Questo sarebbe accaduto, almeno in parte, a causa della mancanza in sala operatoria di elementi di primaria importanza quali il termometro e il farmaco salvavita, tolto qualche settimana prima in quanto era scaduto. La giovanissima venne sottoposta, all'epoca, ad un intervento di riduzione di una frattura al femore. Le condizioni cliniche di Zaraj si sarebbero aggravate, dunque, a causa di "deficit organizzativi dell'azienda".

Questa è la conclusione a cui è giunta la consulenza medico-legale depositata recentemente e disposta dal tribunale civile di Bari nella causa per il risarcimento danni relativo al caso di morte della 12enne. Come si legge da TgCom24 al momento il policlinico, la mamma e le due nonne della bambina sarebbero in disaccordo sulla quantificazione del risarcimento in questione. Vito De Renzo, anestesista, ha intanto chiesto il patteggiamento a 14 mesi all'interno del procedimento penale per omicidio colposo. Per quanto riguarda, invece, la situazione del professor Leonardo Milella, primario del Reparto di Anestesia e Rianimazione, il pm Bruna Manganelli sta valutando per un eventuale rinvio al giudizio nei confronti del professionista.

La 12enne, originaria della Colombia, sarebbe arrivata presso il nosocomio con una frattura al femore. In seguito all'operazione effettuata, la ragazzina sarebbe stata colta da un improvviso aumento della temperatura fino a 44 gradi. Dopo di ciò, la giovane paziente avrebbe perso conoscenza senza più risvegliarsi.

L'ipertermia maligna è una condizione clinica che si manifesta, per effetto collaterale, dopo l'interazione del corpo umano con alcuni farmaci, tra cui gli stessi anestetici. Se fosse stato presente il farmaco opportuno, Zaraj avrebbe avuto probabilmente buone probabilità di salvarsi. Le indagini proseguono.

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