"Con i proventi petroliferi pagavamo una carta sconto sui carburanti. Adesso abbiamo deciso di concentrare le risorse a beneficio della fascia più svantaggiata della popolazione". Marcello Pittella, presidente della giunta in Basilicata, in quota Pd, spiega così al Corriere la nuova iniziativa regionale.
L'amministrazione locale ha infatti deciso di redistribuire quanto arriva dalle royalty sull'estrazione del petrolio, provvedendo a 8.000 famiglie con un assegno che assicuri ai più bisognosi entrate economiche sicure e quantomeno un reddito minimo.
A lungo in testa alle classifiche della povertà italiane, la Basilicata possiede anche i giacimenti più ricchi di tutta l'Europa continentale, ma sta anche cercando di bloccare le trivellazioni, per proteggere le sue coste e l'ambiente.
La nuova iniziativa regionale andrà a vantaggio dei lavoratori a cui scade la cassa integrazione e delle famiglie più indigenti.
I comuni della Basilicata daranno lavori di pubblica utilità, pagando i compensi (intorno ai 500 euro al mese per un anno) con le royalty dell'oro nero, da cui arriveranno non meno di 40 milioni di euro all'anno, a partire da febbraio 2016.
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