Bassetti: "Un altro lockdown a Natale? Ipotesi che mette solo paura"

Dopo i dati di ieri, che hanno registrato numeri record di nuovi contagi, spunta l'ipotesi di un possibile lockdown a Natale. L'infettivologo Bassetti: "Mi pare prematuro, mette solo paura"

Bassetti: "Un altro lockdown a Natale? Ipotesi che mette solo paura"

I contagi da Covid-19 aumentano e, di pari passo, cresce anche la paura di un ritorno a una situazione di difficoltà. I numeri di ieri hanno segnato un nuovo record di casi positivi, che nelle ultime 24 ore sono stati 7.332, a fronte però di un numero di tamponi elevatissimo, anche questo da record. Dati che hanno spinto il virologo Andrea Crisanti a ipotizzare un possibile nuovo lockdown: "È nell'ordine delle cose- ha detto a Studio24 su Rainews- Forse un lockdown sotto Natale potrebbe resettare il sistema, abbassare la trasmissione e, alla ripresa, aumentare la capacità di contact tracking e dei tamponi sul territorio"

Un'ipotesi che sembra "francamente prematura" all'infettivologo Matteo Bassetti, direttore della Clinica di Malattie infettive dell'ospedale San Martino di Genova e componente della task force Covid-19 della Regione Liguria. "Sparare dicendo che ci sarà una chiusura mette solo tanta paura nella popolazione e tanto allarme per uno dei momenti più belli in un anno che è stato molto difficile", ha commentato Bassetti ad AdnKronos. Poi, riferendosi ancora alle affermazioni del virologo Andrea Crisanti ha precisato: "Noi, clinici e medici, dobbiamo stare attenti a fare certe affermazioni, le scelte di una nuova serrata spettano alla politica, che deve decidere in base ai dati e all'andamento della curva epidemiologica". Inoltre, prima di ipotizzare un nuovo lockdown, bisogna "vedere gli effetti che avrà il nuovo Dpcm nelle prossime settimane. Si stanno muovendo anche le Regione e le città con misure più strette, ad esempio a Genova da oggi verranno inasprite le norme". Ma, precisa l'infettivologo, "se i numeri in alcune regioni o città dovessero aumentare, è evidente che si dovranno trovare delle strategie di contenimento, ma prima di arrivare alla chiusura vanno presi altri provvedimenti. In altri Paesi Ue non stanno procedendo con lockdown generalizzati, ma con chiusure molto circoscritte e limitate".

Ad oggi, aveva sottolineato ieri Bassetti a Rainews24, "abbiamo la possibilità forse di riuscire ancora a contenere per non arrivare a quello che in qualche modo si è già messo in moto. Dobbiamo fare tutti in modo che non ci sia un altro lockdown". Chiudere nuovamente il Paese, infatti, sarebbe una decisone che potrebbe portare a decisioni disastrose e l'Italia non lo potrebbe "sopportare, sia dal punto di vista sanitario che psicologico ed economico". Per questo, "dobbiamo fare il possibile per evitarlo". Quelli di ieri sono stati numeri importanti, che fanno riflettere tutta la comunità scientifica, la politica e anche i cittadini, ma per l'infettivologo è ancora presto per parlare di chiusura: "Al momento - ha precisato- mi sentirei di escludere la possibilità di lockdown. Credo che con gli interventi del governo che tutti noi abbiamo sostenuto si possa ancora provare a invertire la rotta".

I numeri record di ieri hanno preoccupato anche il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, che rispondendo alle parole di Crisanti ha precisato: "Non faccio previsioni per Natale, ma faccio previsioni delle misure idonee,

adeguate e sostenibili per prevenire un lockdown". A fare la differenza sarà il comportamento dei singoli cittadini, ha sottolineato il premier: "È una partita dove vinciamo tutti, altrimenti perdiamo tutti".

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