Basta alle telefonate dei call center, adesso l'Ue pensa a un prefisso unico

L'Ue propone un prefisso speciale per le agenzie di telemarketing mentre in Italia si pensa ad allargare il registro delle opposizioni anche ai cellulari

Basta alle telefonate dei call center, adesso l'Ue pensa a un prefisso unico

Un problema che affligge tutti gli utenti delle linee telefoniche è la chiamata quotidiana da parte dei call center. Offerte su telefono, luce, gas e gli operatori che provano disperatamente a convincere gli interlocutori.

In Italia su 115 milioni di linee telefoniche solo un milione e mezzo è protetta dalle telefonate dei call center e il registro delle opposizioni copre così poco più dell'1% delle utenze (solo telefonia fissa).

Nonostante le agenzie di telemarketing abbiano sede all'estero le telefonate arrivano in Italia soprattutto con prefissi di Milano e Roma. Ma come riporta La Stampa potrebbe arrivare presto la svolta: L'Unione Europea sta pensando di far adottare a queste compagnie un prefisso speciale che può essere utilizzato solo dai teleoperatori. È una proposta che sta nella bozza di regolamento sulla riservatezza che la Commissione europea ha presentato nelle settimane scorse e si ipotizza il pagamento di una tassa per ottenere queste numerazioni.

In Italia però sembraq che la riforma non possa essere attuabile perché interventi radicali potrebbero mettere in ginocchio un comparto che impiega 40 mila lavoratori. La senatrice dei Conservatori e Riformisti Anna Bonfrisco insieme con il disegno di legge concorrenza predisposto dal governo Renzi aveva previsto l'apertura del registro delle opposizioni anche a tutti i numeri dei telefoni cellulari ma con il No al referendum è passato tutto in secondo piano anche se sembra che Gentiloni stia rispolverando il tutto.

"Dal 31 dicembre 2015, quando è stato istituito, il registro delle pubbliche opposizioni ha ricevuto oltre ventimila segnalazioni di cittadini che lamentavano la violazione della privacy. Nemmeno le multe sono servite per mettere freno alle telefonate indesiderate", ha dichiarato il senatore eletto in Liguria Stefano Quaranta (Si-Sel).

Il primo passo sarebbe dunque, in Italia, quello di ampliare il Registro delle opposizioni anche ai telefoni cellulari ma si potrebbe anche riparare a una disattenzione fatta dagli utenti.

Solitamente, infatti, il consenso a utilizzare il numero di cellulare è concesso inavvertitamente mentre adesso, con la proposta di legge, si pensa che si possa tornare indietro per eliminare la firma apposta durante l'acquisto della sim.

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