Bambini e genitori stretti ieri in un forte abbraccio dinanzi all'ingresso dell'istituto scolastico Vittorio Emanuele Orlando di via Lussemburgo a Palermo dopo la tragedia che si era consumata intorno alle 13 quando, durante l'ora di educazione fisica, è morta un'alunna di prima media. Marta aveva 10 anni. Una tragedia immane su cui stanno indagando i carabinieri della compagnia di San Lorenzo per ricostruire la dinamica anche attraverso la testimonianza di alunni, docenti e della dirigente scolastica, Virginia Filippone. Sul posto la sezione Investigazioni scientifiche del comando provinciale dei carabinieri di Palermo e il medico legale.
Stavamo correndo - dice un compagno di classe quando l'ho vista scivolare, ha battuto la spalla, poi la testa e ha avuto le convulsioni. I primi a tentare la rianimazione sono stati gli insegnanti, mentre si attendeva l'arrivo di un'ambulanza del 118 avvisata dalla dirigente scolastica. Un operatore ha praticato sulla bambina il massaggio cardiaco per 45 minuti, ma è stato tutto vano. Marta non si è mai ripresa.
Le indagini dovranno chiarire diversi aspetti e servirà l'autopsia per conoscere con certezza le cause della morte della bambina. Stando alla testimonianza di diversi amici, Marta sarebbe morta a seguito della caduta violenta, in quanto avrebbe sbattuto la testa a terra, ma altre dichiarazioni, che riportano che la ragazzina si è accasciata improvvisamente, fanno pensare a un possibile malore. Rispetto alle modalità, alle dinamiche e alle cause del decesso saranno le valutazioni degli organi competenti a definirle - dice la dirigente scolastica che si unisce al dolore della famiglia -. Non risponde al vero che la bambina sia caduta in palestra battendo la testa.
Era un vulcano. Non aveva patologie dice la zia, distrutta in questa giornata di dolore non solo per il capoluogo siciliano ma per tutta la nazione. Il ministro dell'Istruzione Lucia Azzolina esprime profondo cordoglio e dolore e massima vicinanza alla famiglia e fa sapere che il ministero ha avviato gli accertamenti del caso. Non resta alla famiglia che attendere di sapere cosa sia accaduto alla loro bambina e come si sia potuta verificare una tragedia del genere a scuola. Era una mattina come tante altre dice una mamma tenendo stretto il suo bambino che frequenta la stessa scuola di Marta -. Tuo figlio magari non vorrebbe alzarsi, non vorrebbe andare a scuola, ma tu gli dici che deve farlo, gli spieghi che è importante apprendere, che è necessario imparare a socializzare con i compagni. Gli ripeti anche che bisogna assumersi le proprie responsabilità di fronte alle difficoltà di convivenza con qualche compagno con cui non si va d'accordo o a quelle di un'interrogazione o un compito e pure dinanzi alle proprie mancanze come può essere il non avere fatto i compiti. E che succede? Non lo rivedi più. Proprio mentre stai andando a prenderlo a scuola, ti arriva una notizia terrificante che ti piomba sulla testa e non ti resta che piangere, interrogarti sul perché e su come sia potuto accadere e chiederti se avresti potuto evitarlo.
Si tratta di una tragedia immane, che colpisce la famiglia della piccola, la comunità scolastica e tutta la città commenta il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando -. Sono certo di interpretare i sentimenti non solo dell'amministrazione comunale ma di tutta Palermo, nell'esprimere vicinanza nel dolore alla famiglia di questa piccola, ai suoi insegnanti e ai suoi compagni".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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