Tragedia in provincia di Padova, a Mestrino, dove un bimbo di soli cinque mesi è arrivato all’ospedale in coma. I medici che lo hanno subito preso in cura si sarebbero accorti di strani segni sul corpo del piccolo, traumi compatibili con le mani di un adulto. I sanitari hanno quindi immediatamente avvertito le forze dell’ordine. La madre, una 29enne, si sarebbe auto accusata di quanto avvenuto: “Forse l’ho cullato con forza” avrebbe detto ai militari. Il bambino stava piangendo da ore, probabilmente a causa di un dentino da latte. La donna è ora indagata per lesioni gravissime aggravate. Il fatto si è verificato sabato scorso, dicembre, quando la madre, originaria di Vicenza ma residente con la famiglia a Mestrino, avrebbe preso in braccio il figlio perché piangeva incessantemente da ore, e lo avrebbe, a suo dire, cullato troppo forte. Una volta che il neonato si è calmato lo ha rimesso nella culla. Poco dopo però si sarebbe accorta che il bimbo non respirava più. In quel momento avrebbe avvertito il padre, un 37enne, che ha caricato il figlio in macchina e lo ha portato al pronto soccorso pediatrico dell’ospedale di Padova.
Il bimbo è arrivato in ospedale in coma
Appena arrivato nella struttura ospedaliera era già in coma ed è apparso in gravissime condizioni. Il dottore che l’ha visitato si è accorto di qualcosa di strano e ha quindi allertato i carabinieri. Sul posto sono giunti i militari della stazione di Mestrino che, insieme ai carabinieri della Norm della Compagnia di Padova, si sono occupati di fare un sopralluogo nell’abitazione della coppia. Nel frattempo il bambino è stato trasferito al reparto di terapia intensiva di Pediatria, dove tutt’ora lotta tra la vita e la morte. Secondo i medici, anche se dovesse riuscire a sopravvivere, avrebbe riportato gravissimi danni al cervello.
Forse cullato troppo forte i
La madre, ascoltata dai militari e dal magistrato, avrebbe raccontato: “Forse l’ho cullato con forza”. La donna è al momento indagata per lesioni gravissime aggravate. Nei prossimi giorni la pubblica accusa nominerà come consulenti tecnici i medici legali De Caro e Porzionato dell’Università di Padova. Compito dei due specialisti sarà quello di riscontrare tutti i danni fisici riportati dalla vittima e capire in che modo siano stati provocati. Il piccolo avrebbe anche ematomi sul torace e sulla schiena.
Se gli esperti dovessero confermare la colpevolezza della 29enne, si potrebbe parlare di “Baby shake syndrome”, ovvero la sindrome del bambino scosso, che causa gravissimi danni cerebrali e neurologici. Come riportato da Fanpage.it, sarebbe purtroppo di poche ore fa la notizia che i medici hanno richiesto l’intervento della commissione per la morte cerebrale del bimbo.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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