Cerca di difendere la sua proprietà dal furto di 3 malviventi tunisini, ma dato che ne ferisce uno al braccio con un coltello subisce pure una doppia denuncia, è quanto accaduto a Bologna nella mattinata di ieri.
Protagonista della vicenda un uomo incensurato di 50 anni, proprietario di un camper che già la scorsa estate aveva subìto un furto ad opera di ignoti. Nella notte tra martedì e mercoledì lo stesso caravan, parcheggiato nel giardino di casa in via Cleto Tomba, è stato preso di mira da tre ladri magrebini. Intorno alle 7:30, il 50enne viene allertato dalla moglie: uno dei finestrini del mezzo era stato forzato in modo decisamente evidente. Mentre la donna chiamava la polizia, il marito, armato di coltello, si è avvicinato alla porta del suo camper e l’ha aperta per sincerarsi che all’interno non ci fosse ancora qualcuno.
Il caravan era stato messo sottosopra dai ladri i quali, tuttavia, si trovavano ancora al suo interno, dove si erano tranquillamente assopiti. Spaventato dall’inattesa scoperta, nonché dal fatto di trovarsi in inferiorità numerica, il 50enne ha iniziato a gridare e ad agitare la lama del coltello dinanzi a sé. I fendenti sono andati a segno, dato che tutti e tre i malviventi sono stati feriti, uno dei quali in modo più serio ad un braccio.
Nel frattempo è sopraggiunta la polizia, che ha sequestrato l’arma utilizzata dal proprietario del caravan e raccolto la sua testimonianza. Il 50enne ha raccontato di aver agito in quel modo perché intimorito dall’inattesa presenza dei ladri, che credeva fossero già fuggiti dopo il furto effettuato, e perché si è trovato dinanzi degli individui potenzialmente pericolosi ed in superiorità numerica. Per lui è scattata una doppia denuncia, per porto d’armi e per lesioni aggravate.
I tre malviventi, tunisini di 23, 25 e 27 anni, tutti con numerosi precedenti alle spalle, sono invece stati trasportati al pronto soccorso dell’ospedale Maggiore di Bologna, dove le ferite riportate sono state curate. Per il più grave, il 27enne ferito ad un braccio che ha riportato la lesione di un tendine, è stato necessario un intervento chirurgico. L’africano, tuttavia, non si sarebbe neppure dovuto trovare in Italia, visto che era già stato colpito da decreto di espulsione bellamente ignorato.
Dopo l’operazione, pronta una denuncia per non aver rispettato il provvedimento, che va ad aggiungersi alla segnalazione per tentato furto aggravato che ha colpito sia lui che i due compari connazionali.
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