Bologna, anziana truffata e derubata da finta addetta alla disinfezione: "Devo disinfettare i soldi"

La finta funzionaria si è presentata davanti alla porta di una 81enne, facendole credere di dover disinfettare il denaro in casa sua. Il raggiro ha funzionato e la donna è riuscita a scappare con 500 euro in contanti

Bologna, anziana truffata e derubata da finta addetta alla disinfezione: "Devo disinfettare i soldi"

Prima si sarebbe presentata a casa sua, qualificandosi come un funzionario pubblico. E poi, utilizzando una scusa legata a dei controlli specifici legati alla diffusione del nuovo coronavirus, sarebbe riuscita a sottrarle centinaia di euro. È accaduto a Bologna e la vittima di questo raggiro è un'anziana di 81 anni, residente in una casa di via Rimesse. Secondo quanto riportato da Bologna Today, la donna sarebbe stata derubata proprio all'ingresso di casa.

La dinamica del raggiro

Secondo quanto ricostruito, davanti alla porta dell'81enne bolognese, in queste ore, si è presentata una donna, che si è qualificata come un adetto all'igienizzazione di alcune banconote. La donna, infatti, avrebbe detto all'anziana che il denaro in suo possesso poteva essere venuto a contatto con il coronavirus e, di conseguenza, poteva essere infetto. Così le ha chiesto di visionarlo per poi procedere alla fasulla disinfezione.

La consegna dei 500 euro

L'anziana, credendo alla buona fede della donna alla sua porta, ha quindi preso le banconote che teneva all'interno della sua abitazione e ha consegnato alla truffatrice 500 euro in contanti. A quel punto, con un espediente, la sconosciuta sarebbe riuscita ad allontanarsi con il denaro della donna e quando l'81enne si è accorta del raggiro ha subito avvertito le forze dell'ordine, spiegando loro che cosa era appena accaduto.

Gli altri casi

In base alle prime informazioni, la truffa all'anziana sarebbe il primo caso messo a segno nel capoluogo emiliano, dove i malviventi hanno utlizzato la scusa dei controlli per il coronavirus per entrare nelle abitazioni dei più anziani e farsi consegnare il denaro. Episodi molto simili si sono già verificati nei dintorni delle zone interessate dal contagio, nei giorni scorsi, principalmente in alcune aree della Lombardia e del Piacentino.

I finti tamponi

Secondo quanto riportato anche da La Stampa, in queste ore, oltre ai primi contagi sono comparsi anche i finti addetti dell'Ats: si tratta, spesso, di truffatori con un tesserino finto di riconoscimento dell'Azienda territoriale sanitaria, che fingono di essere stati mandati per prestare assistenza sanitaria a domicilio, per esempio, e per effettuare il tampone per scoprire l'eventuale contagio. Ovviamente, anche i dispositivi (come i tesserini) sono finti. L'espediente è quello di entrare nelle case dei cittadini più anziani e più spaventati per rubare soldi, gioielli e oggetti di valore.

Gli avvisi delle autorità

Raggiri di questo genere avevano fatto partire subito un avviso, da parte di Protezione civile, Croce rossa e Ausl.

A Bologna e provincia, dove l'anziana è stata raggirata, nessun soggetto o ente è stato incaricato di recarsi a domicilio per questioni legate al contagio da coronavirus. Le autorità hanno fatto sapere che, come è accaduto in quest'ultimo caso, al minimo sospetto è necessario allertare i numeri di soccorso 112 o 113.

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