Ogni giorno, il bollettino con contagi e decessi da Covid-19 mostra un andamento che punta verso l'alto per quanto riguarda la prima voce, in calo invece il fronte dei morti. "Merito" delle vaccinazioni e della variante Omicron, sicuramente più trasmissibile di tutte le altre che l'hanno preceduta ma nettamente meno letale.
Milioni di casi con Omicron
In questo momento, soltanto in Italia, sono oltre un milione e centomila (1.125.052) gli attuali positivi che sanno di esserlo (tamponi o sintomatici), più un sommerso di persone asintomatiche con doppia o tripla vaccinazione che non hanno idea di aver contratto l'infezione, motivo per il quale è lecito pensare che i potenziali positivi siano molti di più. Il tasso di positività attuale è del 15,3%, Omicron corre tant'é che è considerata da alcuni scienziati il virus più contagioso della storia, ancor più del morbillo. Per dare un'idea di cosa accade anche al di fuori dei nostri confini, l'ultimo bollettino relativo alle 24 ore precedenti mostra come ci siano 31 milioni di positivi al Covid-19 in tutto il mondo, la maggior parte dei quali con la nuova variante e non più con Delta che sta per essere soppiantata. Soltanto in Regno Unito, ad esempio, nella giornata di ieri si sono avuti 157mila nuovi casi.
Il calo dei decessi in tutto il mondo
L'ottima notizia, invece, è un'altra: partendo dall'ultimo dato relativo ai positivi sparsi per il globo, i decessi complessivi registrati ieri nel mondo sono stati "soltanto" 2.303. Ogni vita umana è preziosa e senza valore, lo sappiamo bene, ma rispetto ad alcuni mesi si registra un'inversione di tendenza notevole: poco più di duemila morti su 31 milioni di casi rappresentano lo 0,007% del totale. Un valore incredibilmente basso rispetto alle percentuali di 365 giorni fa, ma anche meno. Due i fattori determinanti: vaccinazioni, in primis, variante meno letale che si adatta all'uomo e che presto potrebbe diventare endemia. Per tornare ai numeri del Regno Unito di ieri, che ha visto 157mila nuovi casi, i morti sono stati "soltanto" 42. Molto meno dell'Italia, è vero, ma il nostro Paese ha già visto un'inversione di tendenza importante rispetto a Delta e ai "vecchi" Covid di un anno fa che mietevano 4-500 morti al giorno.
Negl Stati Uniti, per esempio, il 3 gennaio c'è stato un boom di casi con un milione di nuovi positivi in 24 ore e 1.643 decessi. Considerando, come prima, che negli Usa ci sono milioni di persone attualmente positive ed è stata quella che ha pagato più di tutti il prezzo dei morti nei due anni della pandemia (oltre 818mila vittime), è uno spiraglio importante in fondo al tunnel.
Perché con Omicron potrebbe finire la pandemia
Se è vero che si tratta di un virus molto più contagioso perchè si "ferma" in gola invece di andare sui polmoni, oltre a causare una malattia molto più lieve ci sarebbe un vantaggio selettivo nei confronti di altre varianti proprio per la facilità con cui causa nuove infezioni. Questo significa, però, che è molto più difficile che possano formarsi nuove varianti se Omicron è così rapida e diffusiva. E poi, in generale, i rapporti dell'Iss mostrano come le ospedalizzazioni si siano ridotte di un terzo rispetto a prima anche se rimane alta l'allerta perché, ovviamente, più persone si contagiano maggiore è il rischio (specie nei no vax) ma non per la pericolosità, in sè, del virus.
Quando non si morirà più
Come abbiamo visto sul Giornale.it, i modelli matematici (da prendere con le pinze) prevedono che la prossima estate si possa arrivare a bollettini giornalieri in cui vengono segnalati soltanto i positivi con pochissimi decessi (speriamo zero). Infatti, dagli oltre 100 decessi giornalieri in gennaio, si dovrebbe scendere velocemente nei prossimi mesi arrivando quasi a zero nel mese di giugno. Come si legge sul Corriere, secondo il politologo americano Yascha Mounk, Omicron segna l’inizio della fine della pandemia.
Le modalità sarebbero due: biologiche, con un gran numero di persone infettate ma protette da nuove varianti, e sociale, sapendo che Covid-19 rimarrà tra noi ma in una convivenza "pacifica" e totalmente diversa rispetto a quanto accade ancora oggi.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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