Era la notte della festa del papà di 31 anni fa, quando la vita di Ignazio Okamoto, chiamato da tutti Cito, è rimasta intrappolata in un limbo, che due giorni fa ha lasciato il posto alla morte. Così, dopo 31 anni di coma, all'età di 54 anni, Cito è morto.
La notte tra il 19 e il 20 marzo del 1988, l'auto sulla quale viaggiavano 5 ragazzi di Brescia uscì di strada all'altezza di Nogarole Rocca, lungo la A22. Tre dei giovani a bordo della macchina si salvarono, mentre uno morì sul colpo. Il quinto ragazzo era Cito, che da quel giorno non tornò mai più ad essere cosciente.
Il giorno dell'incidente ricorreva la festa del papà. Lo stesso padre che, per 31 anni ha accudito il proprio figlio, fino circa alle 13 dello scorso venerdì, quando il cuore di Ignazio ha smesso di battere per sempre.
Dalla notte del 19 marzo, giorno del terribile incidente, Marina e Hector, genitori di Cito, si sono completamente dedicati alle cure del ragazzo, che si trovava nella casa di famiglia a Collebeato, in stato vegetativo. "Mio marito ha lasciato il lavoro e per 31 anni ha seguito in casa nostro figlio- ha spiegato la donna al Giornale di Brescia- Ci siamo isolati dal mondo".
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