Arriva da Coccaglio, comune in provincia di Brescia, la notizia dell'ennesimo caso di violenza commessa da un cittadino straniero nei confronti della moglie. La vittima, questa volta, è una giovane di nazionalità marocchina, picchiata e vessata dal compagno che non si è fermato neppure dinanzi al fatto che fosse incinta di 4 mesi. Il grave episodio, secondo quanto riferito dai quotidiani locali che hanno riportato la notizia, si è verificato durante la notte della scorsa domenica 29 dicembre, quando l'uomo ha fatto ritorno a casa completamente ubriaco.
Reso ancor più violento dall'alcol, lo straniero, un marocchino di 43 anni, ha preteso di avere un rapporto sessuale con la donna. Quest'ultima, considerato lo stato di alterazione in cui si trovava il marito, ha risposto con un netto rifiuto e per tale ragione ha subito la furia del 43enne.
Deciso ad ottenere anche con la forza ciò che voleva, il magrebino ha immediatamente aggredito la compagna, picchiandola con estrema violenza. Non solo. Afferrato un coltello da cucina, le ha puntato l'arma contro, costringendola a sottostare ai suoi ordini.
Un autentico incubo per la giovane straniera, che in quei momenti disperati ha lottato per proteggere il bimbo che porta in grembo. Durante un momento di distrazione del suo aguzzino, la donna ha utilizzato le ultime forze rimaste per sfuggire alla sua presa, afferrare il telefono cellulare e fuggire in strada, dove ha cercato aiuto.
Ad accorrere sul posto i carabinieri della compagnia di Chiari (Brescia), che hanno raggiunto in breve tempo la vittima dopo aver ricevuto la sua telefonata. Gli uomini dell'Arma hanno ascoltato il racconto della donna e, dopo averla rassicurata, si sono occupati di accompagnarla al pronto soccorso dell'ospedale locale. Assistita dal personale sanitario, la nordafricana, che presentava evidenti segni della violenza subita, non ha riportato gravi conseguenze. Lei ed il bambino, infatti, stanno bene.
Quanto al marito, il magrebino è stato subito raggiunto da una seconda pattuglia dei carabinieri. Trovato ancora in casa, il 43enne ubriaco è stato fatto alzare dal divano dov'era disteso e caricato sulla “gazzella” per raggiungere gli uffici della caserma.
Dopo le pratiche di identificazione, il nordafricano, un operaio della zona, è stato dichiarato in arresto per i reati di lesioni aggravate e tentata violenza sessuale aggravata. Ad incastrarlo anche il coltello con cui la donna aveva raccontato di essere stata minacciata, rinvenuto dai carabinieri all'interno dell'abitazione della coppia.
Finito dietro le sbarre del carcere di Brescia, lo straniero si è presentato dinanzi al gip durante la giornata di martedì 31
dicembre. A conclusione dell'udienza di convalida, il giudice ha confermato il fermo, emettendo nei confronti del 43enne un provvedimento di divieto di avvicinamento alla donna ed all'abitazione di famiglia.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.