Brindisi, sequestrati beni per 50mila euro a ex dirigente Asl

Il 64enne Giovanni Giannoccaro è finito nei guai con le accuse di concussione e di corruzione

Brindisi, sequestrati beni per 50mila euro a ex dirigente Asl

Prima l'inchiesta a Bari per concussione, in qualità di responsabile dell'Area finanziaria del Policlinico. Poi l'accusa di corruzione mossa dalla Procura di Brindisi. È finito nei guai l'ex dirigente Asl Giovanni Giannoccaro, 64 anni, a cui sono stati sequestrati beni per un valore di 50mila euro. Il decreto di sequestro eseguito dai militari della sezione Anticorruzione del Nucleo di polizia economico finanziaria del capoluogo pugliese nella mattinata di sabato 11 maggio, riguarda un immobile e un'auto riconducibili allo stesso Giannoccaro arrestato nell'aprile 2018 in flagranza di reato. In quell'occasione venne sorpreso nel ricevere una somma di tremila euro ritenuta una tangente versata da un imprenditore in veste di legale rappresentante dell'azienda titolare dell'appalto con il nosocomio barese, per la riproduzione dei supporti registrati. Il provvedimento è stato firmato dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Bari, Maria Teresa Romita, su richiesta del sostituto procuratore Chiara Giordano.

A conclusione di un nuovo filone di indagini sulla Asl che vede coinvolte a diverso titolo nove persone, nei confronti di Giannoccaro la Procura di Brindisi ha chiesto il processo per corruzione. In quest'occasione l'indagato è finito nel mirino della magistratura in qualità di ex direttore amministrativo della Asl brindisina. Secondo la Procura esiste l'ipotesi di corruzione per atto contrario ai doveri d'ufficio tra l'imputato e Nicola Carparelli, imprenditore di Fasano, verso la fine del 2016. All'epoca Giannoccaro venne destituito dalla carica ricoperta poiché, a tal fine, non era ritenuta sufficiente la sola laurea triennale. Sarebbe stata pari a 13mila euro l'utilità contestata, somma questa relativa al costo dei lavori di ristrutturazione di un appartamento del 64enne affidati alla ditta Nicola Carparelli srl che li avrebbe poi eseguiti tramite altre srl.

Secondo la ricostruzione del pm, Giannoccaro avrebbe esercitato pressioni presso l'ufficio Risorse finanziarie della Asl di Brindisi affinché venisse liquidato in anticipo il pagamento del primo stato di avanzamento dei lavori per l'unità di Terapia intensiva cardiologica dell'ospedale Camberlingo di Francavilla Fontana. Come si legge sulla fattura acquisita, l'importo era pari a 314.

930 euro più Iva al 10 per cento. In occasione dell'udienza preliminare, l'azienda sanitaria locale brindisina si costituirà parte civile con richiesta di risarcimento dei danni sia patrimoniali che d'immagine.

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