Commentando i dati relativi al monitoraggio settimanale della cabina di regia, il presidente dell’Istituto superiore di sanità, Silvio Brusaferro, ha reso noto che l’indice “Rt è più basso di 1, siamo a 0,93. M a è in leggera ricrescita rispetto alla settimana scorsa. Sono in decrescita le curve per occupazione dei posti letto, e questo è ovviamente positivo”. Ha quindi proseguito spiegando che la curva in Italia è in decrescita, anche se un po’ rallentata. Situazione comunque migliore rispetto ad altri paesi vicini al nostro dove la curva è invece in crescita: “Questo è un tema di grande attenzione, ed è un grande incentivo a fare in modo che nostra curva si mantenga in decrescita”.
La situazione in Italia
Alla conferenza stampa al ministero della Salute sull'analisi dei dati del Monitoraggio Regionale della Cabina di Regia, Brusaferro ha sottolineato che la curva epidemica è al momento sotto controllo e che i sacrifici fatti dagli italiani stanno portando a dei buoni risultati, nonostante su base nazionale si registri un lieve aumento dell’Rt. "Liguria, Calabria e Veneto hanno superato l'Rt 1, che vuol dire che c’è la probabilità che i casi crescano e la circolazione aumenti. Basilicata, Lombardia e Puglia hanno l'Rt intorno all'1 ed Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia e Marche poco sotto l'1”. È un segnale di attenzione perché si trovano nella fascia di Rt dove il numero di casi tende a non decrescere.
I dati includono anche il periodo pre-natalizio. Nel periodo natalizio il numero dei tamponi è stato più contenuto rispetto ad altre giornate. Questo può avere un'influenza sull'incidenza, che si mostra in calo ma va valutata comunque con cautela. Per quanto riguarda le festività che stiamo vivendo, per vedere quale impatto abbiano avuto, si dovrà aspettare metà gennaio, verso il 14 o il 15.
Brusaferro: "5 regioni a rischio"
Brusaferro ha anche commentato i dati derivanti dagli ospedali di tutto il Paese: “Cinque regioni hanno una probabilità superiore del 50% di superare la soglia critica di occupazione posti letto in area medica in 30 giorni e tre regioni per le terapie intensive. La situazione è in miglioramento ma c’è una quota importante di regioni che comunque è ancora sopra soglia per il sovraccarico di aree mediche e c’è una regione che questa settimana non è riuscita a raggiungere la completezza del dato e quindi è collocata come a rischio elevato”.
Il presidente dell’Iss ha rimarcato che serve ancora molta attenzione e che si deve essere consapevoli sia dell’importanza delle misure da adottare che del fatto che debbano essere rispettate.
Nel fare a tutti gli auguri per il nuovo anno, Brusaferro ha infine aggiunto che ci sono tutti i presupposti perché nel 2021 si possa recuperare una dimensione pre-Covid: “L'augurio che possiamo farci è che senza mollare e rallentare le misure, che dimostrano risultati, ci avviamo in una strada che ci porti verso una realtà dove potremmo superare le situazioni che oggi determinano le nostre vite".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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