"Non potete consumare il vostro pranzo al sacco sui nostri tavolini, andate via: qui non vogliamo disabili". È quanto si è sentito dire, nella giornata di ieri, un gruppo di ragazzi autistici, tutti di età comprese tra i dodici e i trent’anni, quando la comitiva si era fermata in un’area di servizio lungo l’autostrada A14.
Il caso, denunciato da un educatore-accompagnatore, ha fatto scalpore, trovando ampio spazio sia sui media "tradizionali", sia sui social network, dove la vicenda è stata commentata con sdegno. In moltissimi, però, sui social sono caduti in errore prendendo un grosso abbaglio, visto che inizialmente si è scritto e parlato di un’area di sosta facente parte del gruppo Autogrill.
Così, in realtà, non è. I ragazzi disabili vittima della disavventura, infatti, di ritorno da una gita al mare si erano fermati, in Emilia-Romagna, all’area di servizio Rubicone Est lungo la cosiddetta Adriatica, che non è gestita dall’azienda multinazionale che opera nel settore dei servizi di ristorazione per chi viaggia.
Prontamente, infatti, è arrivata la nota ufficiale della società: "In merito ai fatti accaduti presso l'area di servizio Rubicone Est lungo l'autostrada A14 e riportati dalla stampa in data odierna, Autogrill S.p.A. precisa che tale area non è gestita dal Gruppo e che l'azienda è del tutto estranea alla vicenda".
Il caso
Tutto accade nella giornata di ieri, quando i due pulmini sui quali la comitiva viaggiava si sono fermati per fare una sosta, nella speranza di poter consumare i panini del pranzo. Quando i ragazzi hanno occupato i tavoli dell’area di servizio, un dipendente della pompa di benzina dell’area stessa si è avvicinato al gruppo e ha alzato la voce per intimorire i giovani.
Questa la testimonianza di Mario Ciummei, padre di uno dei ragazzi della comitiva e vicepresidente dell’associazione Gaudio Onlus: "Di ritorno dall'estate afosa due pulmini dei nostri ragazzi hanno voluto far sosta all' autogrill Rubicone per rifocillarsi e andare in bagno. Il gestore dell'autogrill ha cacciato il gruppo che si era sistemato negli appositi tavolini all'aperto perché 'non voleva disabili nel suo esercizio'. A nulla sono serviti i tentativi dei miei colleghi di convincere il gestore, anche proponendogli di acquistare dei prodotti del suo bar. Non lo insulto perché avrei voluto essere presente per fargli capire di persona che non ci si comporta così''.
Il caso, comunque, non si chiuderà così. Da quanto emerge, infatti, le famiglie dei ragazzi hanno annunciato l’intenzione di recapitare una lettera di protesta al gestore di quell’area di servizio molto poco ospitale. E il diretto interessato, come riportato in seguito dallo stesso Ciummei su Facebook, si è scusato: "Abbiamo ricevuto comunicazione di scuse direttamente da parte del gestore dell’area di servizio Rubicone est .
Le accettiamo perché riteniamo che si possa sbagliare e non siamo per un accanimento nei confronti di chi capisce di aver sbagliato. Nella speranza che tutti i clienti siano sempre rispettati in tutti gli esercizi , ringrazio tutti quelli che ci hanno manifestato solidarietà e vicinanza".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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