Il giudice per le indagini preliminari di Napoli Tommaso Perrella ha archiviato la posizione di cinque ragazzi indagati come responsabili di aver messo sul web sei video hot girati da Tiziana Cantone, la 31enne di Mugnano, in provincia di Napoli, che il 13 settembre si è tolta la vita suicidandosi con una scarpa stretta al collo. Il giudice ha anche disposto che venga fatta un supplemento di indagini sul legale rappresentante di Facebook, per una ipotesi di violazione della privacy, in quanto non avrebbe tempestivamente cancellato le pagine sul social con il link che rinviavano ai video, nonostante la ragazza avesse chiesto, con una procedura d'urgenza al Tribunale civile di Napoli, il diritto all'oblio.
Escono di scena dunque gli amici di Tiziana, più il padre di uno di loro intestatario delle schede sim, accusati in un primo momento dalla stessa 31enne di essere gli autori della diffusione sul web dei video.
È stata la Procura di Napoli, con il pm Silvana Sicco, a chiedere che i sei indagati fossero scagionati. La Procura infatti sostiene che quella denuncia di Tiziana Cantone fu indotta da Sergio Di Palo, l'ex fidanzato, a sua volta iscritto nel registro degli indagati per calunnia.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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