In Italia, dove il consumo di carne di cavallo non è poi così fuori dalla norma, lo scandalo del dna equino trovato all'interno di pietanze che di equino nulla dovevano avere, ha provocato un crollo nelle vendite.
Scontato? Non necessariamente. Quanto segnala la Coldiretti, che parla di una diminuzione sui consumi del 30 per cento, considerando piatti pronti, surgelati e ragù, è uno dei due effetti che lo scandalo poteva provocare. Perché se in Italia gli acquisti si riducono e il timore la vince sull'abitudine, diversamente era accaduto per esempio in Germania.
Era stato lo Spiegel a segnalare, pochi giorni dopo l'esplosione dello scandalo, una rinnovata attenzione dei consumatori tedeschi per la carne equina. In Italia invece, il ritiro dal mercato di oltre 200 tipi di confezioni di prodotti alimentari in 24 Paesi diversi, ha provocato un crollo nelle vendite.
538em;">Coldiretti segnala che ben sei italiani su dieci hanno paura di quello che potrebbe finire sulle loro tavole e chiede controlli sistematici per quella che sembra sempre di più "una truffa non occasionale, ma sistematica", che ha coinvolti molti grandi nomi del settore, dalla Buitoni alla Star fino alla Findus.
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