Caserta, albanese irregolare accoltella il fratello per soldi

Lo straniero è stato trasportato d’urgenza all’ospedale di Sessa Aurunca, con un polmone perforato dal coltello da cucina

Caserta, albanese irregolare accoltella il fratello per soldi

È stato arrestato dagli agenti di polizia perché ha accoltellato il fratello minore, colpevole di sperperare il denaro guadagnato. L’episodio è accaduto a Sparanise, nel Casertano, dove un albanese di 33 anni, senza permesso di soggiorno, ha provato ad uccidere il familiare. Dopo averlo ferito lo ha trascinato sanguinante fino alla stazione ferroviaria, per poi abbandonarlo per strada. A soccorrere il malcapitato sono stati alcuni passanti, i quali hanno avvisato il 118.

Lo straniero è stato trasportato d’urgenza all’ospedale di Sessa Aurunca, con un polmone perforato dal coltello da cucina utilizzato dal fratello per colpirlo. I poliziotti sono riusciti ad interrogare il ferito, che ha raccontato di essersi ferito cadendo da una bici su un coccio di vetro presente sulla strada, una spiegazione che non ha convinto gli agenti. Le indagini hanno condotto gli investigatori al fratello, che intanto si era nascosto a casa di un amico. Qui è stato rintracciato e arrestato.

Alcuni mesi fa, nella zona Vasto di Napoli, alcuni immigrati si sono azzuffati nei pressi della stazione ferroviaria. Prima gli insulti, poi gli spintoni e, infine, il corpo a corpo dove sono volati calci e i pugni. Il tutto mentre i contendenti usavano frammenti di bottiglie come coltelli per ferire i rivali. Nell’aria sono rimbombate sinistre urla e rumori di oggetti scagliati a terra. Scene di ordinario degrado che nel quartiere si ripetono di continuo e che causano terrore nei residenti.

Il motivo che ha scatenato la rissa non lo si conosce. Ma poco importa. Basta davvero poco, magari anche uno sguardo di troppo, per accendere gli animi di chi si sente padrone della zona.

In tanti sostengono che molti atti violenza siano dovuti al mancato rispetto dei regolamenti da

parte di alcune attività commerciali gestite da extracomunitari. I negozi, in barba a tutte le leggi, continuano a vendere alcolici abusivamente e, in alcuni casi, si trasformano in punti di spaccio.

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