Il caso Cantone non insegna: il web si scatena con le foto di Diletta Leotta

Sette scatti hot della giornalista finiscono online. Ma che a una settimana dalla morte di Tiziana Cantone stridono con l'indignazione suscitata da quel caso

Il caso Cantone non insegna: il web si scatena con le foto di Diletta Leotta

Il caso di Tiziana Cantone non ha insegnato niente. Non passata nemmeno una settimana da quando la 31enne si è tolta la vita impiccandosi con un foulard dopo essere diventata uno zimbello per alcuni filmati hard finiti in rete. Non è passata nemmeno una settimana dall'indignazione generale per un caso che ha i contorni del cyberbullismo pur trattandosi di una persona adulta.

No, il caso di Tiziana Cantone non ha insegnato proprio nulla se a nemmeno una settimana di distanza sui social - ma anche per strada, al bar e in ufficio - l'argomento del giorno sono le foto private di Diletta Leotta. Foto private, appunto. Scattate perché restassero tali.

Ma qualcuno le ha rubato sette foto, forse violando il suo account iCloud. O forse qualcuno a cui quegli scatti sono stati mandati non ha saputo (o voluto) proteggerli dalla diffusione. Sette selfie in cui la Leotta è nuda completamente o in parte. E la "gogna mediatica" è subito scattata: sui social è partito il passaparola, con tanto di link alla pagina dove scaricare tutte le foto. Proprio come era successo con il "Fappening" che aveva coinvolto decine di star dello spettacolo, una su tutte Scarlett Johansson.

La Leotta intanto ha deciso di correre ai ripari e di denunciare tutto alla polizia postale. "Il telefono portatile di Diletta è stato hackerato e alcune sue foto privatissime di alcuni anni fa, in realtà insieme ad evidenti fotomontaggi, in queste ore sono distribuite in rete da moltissime persone", dice il suo ufficio stampa, "Quello che è successo oggi è estremamente grave: Diletta ha subito una gravissima violazione della privacy, è molto amareggiata ma nello stesso tempo indignata e pronta a gestire questa vicenda. Il suo pensiero è rivolto a ragazze più giovani, magari meno solide, cercando di condividere la sua esperienza sul fatto che chiunque distribuisce con leggerezza una foto privata magari di un amico, di una fidanzata o di una ex senza chiedere il suo consenso commette un reato.

Questo è ciò che tutti i ragazzi devono avere bene in mente perchè una condivisione su WhatsApp o sui social, che non hanno sistemi di controllo dei materiali che transitano su di loro, diventa incontrollabile e senza possibilità di ritorno. E che la denuncia alla polizia di Stato è la prima cosa da fare".

Riuscirà - a differenza di quanto successo a Tiziana Cantone - a chiudere a breve la questione?

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