Dopo giorni di silenzio e stallo mediatico, il caso Ciro Grillo sembra essere arrivato a una svolta che potrebbe rivelarsi decisiva: Edoardo Capitta e Vittorio Lauria hanno rinunciato alla richiesta di essere interrogati di nuovo dalla procura di Tempio Pausania che indaga su quanto realmente accaduto nelle ore tra il 16 e il 17 settembre 2019. Per il momento invece, riporta il Corriere della Sera, non è confermata la rinuncia del figlio del garante del Movimento 5 Stelle. I tre ragazzi - in seguito alla chiusura delle indagini - avevano chiesto di essere risentiti per chiarire alcuni punti emersi, ma il procuratore Gregorio Capasso ha scelto di delegare tutto ai carabinieri di Genova piuttosto che interrogarli di persona. Ecco perché alla fine i due giovani hanno preferito fare un passo indietro. Francesco Corsiglia invece non aveva chiesto un nuovo interrogatorio.
I legali degli indagati avrebbero preferito che a interrogare i loro assistiti fossero state persone in grado di cogliere chiarimenti e ulteriori puntualizzazioni, figure che ben conoscono il fascicolo e tutte quelle che sono le sfumature che presenta. Ma alla fine la procura ha disposto che a interrogare i tre fossero i carabinieri di Genova. Da qui la decisione di rinunciare, con il rischio che gli interrogatori sarebbero potuti assomigliare tecnicamente più a delle deposizioni.
In arrivo il processo?
Sicuramente i tempi saranno più rapidi rispetto allo scenario che avrebbe visto i tre ragazzi essere ascoltati per l'ennesima volta. Stando a quanto trapela - scrive La Repubblica - la procura avrebbe già inoltrato gli atti al tribunale di Tempio Pausania, all'ufficio dei gip. Per adesso il contenuto non è noto: gli avvocati degli indagati potranno venirne a conoscenza solamente quanto verrà fissata l'udienza preliminare con la relativa notifica di comparizione per Ciro Grillo e i suoi tre amici genovesi. Nel frattempo i quattro ragazzi restano in attesa della scelta relativa al rinvio a giudizio o all'archiviazione.
Le versioni di accusa e difesa restano diametralmente opposte: da una parte la ragazza ha denunciato di essere stata stuprata a turno e di essere costretta a rapporti con tutti e quattro i componenti della comitiva; dall'altra Ciro Grillo e gli amici ritengono che Silvia (nome di fantasia) fosse del tutto consenziente e addirittura partecipe nel corso degli atti
sessuali. La procura di Tempio Pausania sarà chiamata a stabilire se in quelle ore sia andata in scena una violenza sessuale (come sostenuto dalla ragazza) o del sesso consapevole (come ritengono i componenti del gruppetto).- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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