"Violentata a turno da Grillo e amici. Ridevano e mi prendevano a schiaffi"

Il verbale della ragazza che ha denunciato: "Sentivo dolore, il mio corpo era tipo anestetizzato. Ho iniziato a vedere nero, non riuscivo a urlare e sono svenuta"

"Violentata a turno da Grillo e amici. Ridevano e mi prendevano a schiaffi"

Cosa è realmente accaduto nelle ore tra il 16 e il 17 luglio 2019 nella villetta a Cala di Volpe? La giovane Silvia (nome di fantasia) è stata stuprata dai quattro amici genovesi o ha preso parte a una serie di rapporti sessuali consenzienti? La versione della studentessa italo-genovese e quella dei componenti del gruppetto di Ciro Grillo ovviamente non combaciano e hanno un'ottica completamente diversa. Riavvolgiamo il nastro e torniamo al 17 febbraio 2020, quando il procuratore capo di Tempio Pausania vede Silvia per tentare di colmare alcuni vuoti nei racconti e di fare chiarezza su determinati particolari: come mai non è andata via dopo la prima presunta violenza? Come l'avrebbero costretta a bere alcol? Intanto i tempi per un'ipotetica richiesta di rinvio a giudizio slittano ancora: i legali di Grillo jr, Capitta e Lauria hanno chiesto alla procura di sottoporre i tre a un nuovo interrogatorio.

"Non riuscivo a urlare"

La giovane racconta di essersi seduta "un attimo" in braccio a Corsiglia dopo la serata al Billionaire, sottolineando però di aver messo fin da subito "bene in chiaro cosa volessi e cosa no". A un certo punto si appartano: Silvia viene invitata a trasferirsi in un'altra stanza per prendere delle coperte: "E lì lui ha provato a baciarmi. L'ho allontanato, mi ha buttato sul letto e provava ad andare avanti... gli dicevo: 'no ascolta, lasciamo andare'". Dopo il primo approccio, i due tornano al gazebo con gli altri. L'amica Roberta (nome di fantasia) decide di andare a dormire e così Silvia chiede una stanza per riposare anche lei da sola. Ma sarebbe stata seguita ancora da Corsiglia: "Mi sono messa sotto le coperte e lui si è infilato nel letto. Mi son girata e ho detto: 'Cosa stai facendo?'".

Come mai la ragazza non ha chiesto aiuto a Roberta? Lei si giustifica dicendo di sentirsi "terrorizzata", di non riuscire a tirarsi su con le braccia o a fare altro. Un fatto che Silvia non si aspetta e perciò la fa rimanere di stucco: "Non avevo voce, mi è venuto in mente di urlare, non è che non mi è venuto in mente, ma non riuscivo". Lei è concentrata nel tirarlo via. Si crea dunque una situazione di imbarazzo, di vergogna. A quel punto, si legge nel verbale riportato da La Repubblica, tutti sarebbero entrati in stanza. Silvia riesce a uscire dal letto e tenta di oltrepassare la porta, ma riferisce di essere stata bloccata: "Loro mi hanno fatto tipo barriera e uno mi fa anche: 'beh, cos'è che stai facendo?'". Nel frattempo Corsiglia "mi ha spinto in bagno".

"Mi hanno costretta a bere"

Silvia racconta di essere scioccata, di avere divere emozioni dentro e di essere un po' delusa dal comportamento della sua amica, come se l'avesse liquidata. La giovane non si rende conto che Grillo e gli amici stessero andando verso di lei. Così la situazione degenera di nuovo: "Me li son trovati intorno, uno mi ha preso la testa dai capelli, l'altro mi ha messo la bottiglia in bocca". Forse di vodka: "Faceva schifo, sembrava un mix di non so cosa". Secondo la sua versione, sarebbe stata costretta a bere mentre era tenuta per i capelli: "È come se me l'avessero imposto, prendendomi la testa. Non so chi è stato, ho chiuso gli occhi".

"Ridevano e tiravano schiaffi"

Poi Ciro Grillo, Edoardo Capitta e Vittorio Lauria l'avrebbero portata in camera. Qui, secondo il punto di vista di Silvia, sarebbe avvenuto un rapporto sessuale a quattro contro la sua volontà: "Non sentivo più le braccia e più le gambe, il mio corpo quasi non lo sentivo più: nel primo episodio sentivo dolore, qui era come se il mio corpo fosse anestetizzato". Ribadisce di non aver gridato prima "per paura", poi perché si sentiva "morire... distrutta e congelata".

Come riporta da La Stampa, Silvia ha aggiunto un particolare su quegli atti sessuali nella stanza: "Ridevano e mi colpivano con degli schiaffi alla schiena, io ho sofferto, mi sentivo cedere in avanti, la testa all'inizio sentivo dolore, dopo mi girava la testa, ero tipo congelata".

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