Sembrava risolto il caso di Noemi Durini, la 16enne di Specchia, un piccolo paese in provincia di Lecce, uccisa lo scorso 3 settembre. A confessare è stato, subito dopo il fatto, il fidanzatino, originario di Alessano (in provincia di Lecce). Oggi, però, il giovane che si autoaccusò cambia completamente la versione dei fatti e i pm si preparano ad un nuovo interrogatorio. Per far luce ulteriormente su quella morte così dolorosa. L'ex fidanzato della povera vittima, ha rimesso in moto la macchina giudiziaria con la consegna ad un'agente penitenziario di una lettera (lo scorso 3 Gennaio) in cui indica in Fausto Nicolì, un meccanico di 49 anni originario di Patù (un altro paese in provincia di Lecce), l’assassino di Noemi. Secondo la perizia psichiatrica il ragazzo al momento del fatti, ancora minorenne, era capace di intendere e di volere.
Quindi che senso dare a questa lettera appena spuntata dal carcere di Quartucciu, in Sardegna, dove Lucio (il fidanzatino di Noemi) si trova con l'accusa di omicidio? Può, quindi, un’altra persona aver avuto un ruolo nella vicenda? La nuova lettera ha riaperto una ferita. L'ultima volta che Lucio aveva scritto un biglietto, aveva sottolineato come si fosse macchiato dell'omicidio per i suoi genitori.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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