Ha paura di subire ritorsioni il fidanzato segreto di Saman Shabbar, la ragazza 18enne scomparsa da un mese da Novellara, città in provincia di Reggio Emilia, e per questo motivo si è nascosto in un luogo lontano e sicuro. È stato lui a raccontare ai carabinieri del rapporto tormentato della giovane pakistana con i familiari e ora teme che qualcuno possa vendicarsi. Il fidanzamento tra i due ragazzi non era tollerato dai genitori di Saman, i quali avevano promesso la 18enne in sposa a un cugino in Pakistan. La donna aveva denunciato i familiari, non voleva rispettare le tradizioni del suo Paese, ed era finita per cinque mesi in una comunità del Bolognese. Ad aprile Saman era ritornata a casa, terminato il regime di protezione, proprio per comunicare ai genitori che sarebbe andata via, con l’amore della sua vita.
Quel proposito, però, non è andato in porto. Si presume, e per questo i familiari sono indagati, che la giovane sia stata uccisa, per evitare la vergogna del rifiuto delle nozze con il cugino. Gli inquirenti seguono questa pista, anche se il cadavere di Saman non è stato ritrovato, nonostante i cani molecolari stiano setacciando l’intero territorio. Le forze dell’ordine ritengono che sarebbero stati proprio i genitori a consegnare la ragazza a uno zio, affinché la uccidesse. A insospettire chi sta indagando anche il comportamento dei congiunti della 18enne, i quali nei primi giorni di maggio si sono dileguati, ritornando in Pakistan con un volo da Malpensa.
A confessare agli inquirenti il macabro piano dei genitori di Samar, come riporta il quotidiano Il Giorno, è stato il fratellino minorenne della ragazza, che ora è sotto protezione in una località in provincia di Bologna, con il divieto di espatrio. Il 16enne sarà interrogato nell'udienza di incidente probatorio ancora da fissare. I genitori sono fuggiti lasciandolo a casa ed è stato lui a ricevere i carabinieri il 5 maggio scorso, i quali si sono recati nell’abitazione degli Shabbar alla ricerca della 18enne. Anche lo zio presunto assassino di Samar è scomparso, probabilmente sarà ritornato, come i familiari, in Pakistan.
Questa persona, insieme a due cugini della ragazza, sono stati ripresi dalle telecamere di videosorveglianza nei pressi dell’edificio dove abitava Samar. I tre sono ritratti mentre con due pale, un secchio contenente un sacchetto azzurro e un piede di porco, si allontanano nei campi per poi fare ritorno due ore dopo.
Un altro filmato, successivo, ritrae la giovane con i genitori, forse al momento della consegna allo zio. A fare luce sulla misteriosa vicenda potrebbe intervenire uno dei cugini, arrestato domenica scorsa in Francia, dalla quale verrà estradato nei prossimi giorni dopo l'ok concesso dalle autorità giudiziarie transalpine.
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