Si tratterebbe quasi di una tragedia annunciata, come lamentano giustamente i cittadini che vivono nella zona di via Capraia, l’incidente verificatosi nella serata di questo mercoledì. Ci troviamo infatti in uno di quei quartieri già noti al comune di Genova, oltre che alle forze dell’ordine, per essere una zona di impervio accesso per i soccorsi a causa anche del parcheggio selvaggio di cui è fatta oggetto ad ogni ora del giorno.
Sono circa le 20:30 quando il 118 riceve una richiesta di intervento a causa di un malore di cui è vittima un uomo di 60 anni. Purtroppo però la strada, già di per sé stretta, era resa ulteriormente imperaticabile all’ambulanza e all’auto medica giunte sul posto, proprio dalle numerose vetture posteggiate lungo la carreggiata e da una catena che delimitava un’area di parcheggio privato.
Si è richiesto così anche l’intervento della Polizia Municipale, che ha chiamato il carro attrezzi e ha cercato di risalire ai proprietari delle autovetture per velocizzare lo sgombero della strada e consentire ai soccorsi di raggiungere la vittima del malore. Per una tragica fatalità una delle vetture in questione apparteneva proprio a quest’ultimo.
Gli operatori del 118 hanno comunque preferito non attendere oltre e sono accorsi sul luogo della chiamata a piedi; ormai era troppo tardi ed il 60enne era già spirato al loro arrivo, quindi è stato possibile solo dichiararne il decesso.
Il vice presidente della Croce Blu di Castelletto, Guido Bragoni, ha così commentato la vicenda: “Non so se le auto che hanno impedito all’ambulanza di transitare hanno provocato la morte del paziente, di certo occorre maggiore attenzione da parte gli automobilisti, perché in quella zona rimaniamo bloccati una volta alla settimana”, riporta il “Secolo XIX”. “Invece di perdere tempo a fare manovre o aspettare i proprietari delle auto, i soccorritori sono scesi dall’ambulanza e sono corsi a piedi con le attrezzature di rianimazione sino al palazzo dove c’era il paziente che stava male”, ha proseguito nelle sue dichiarazioni Bragoni, “Siamo arrivati nella casa in pochi minuti. Purtroppo il nostro intervento è servito a poco perché il sessantenne, che era una persona malata, è morto appena abbiamo iniziato la pratica di rianimazione”.
Sulla morte
del 60enne gli agenti della Polizia Locale hanno presentato una segnalazione diretta alla Procura della Repubblica, che potrebbe avviare delle indagini alla ricerca delle reali responsabilità dell’accaduto.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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