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Catturato a Palermo "l'imam" radicalizzato evaso a Milano

Ben Mohamed aveva voleva raggiungere la Tunisia da Palermo con un passaporto falso

Catturato a Palermo "l'imam" radicalizzato evaso a Milano

Era pronto a imbarcarsi per la Tunisia Ayari Borhane Ben Mohamed, "imam" detenuto al carcere milanese di Opera, evaso nella notte tra il 17 e il 18 maggio, dopo che aveva convinto le guardie carcerarie a portarlo al Fatebenefratelli del capoluogo lombardo.

Per farsi trasferire in ospedale il detenuto aveva raccontato agli agenti di avere ingoiato una lametta da barba. Qui era poi fuggito da una finestra al primo piano.

In carcere per per traffico internazionale di droga con una sentenza che lo farà uscire nel 2032, è ritenuto pericoloso ed è sotto controllo per radicalizzazione. È stato catturato a Palermo, dove sarebbe arrivato il 20 maggio e da dove contava di tornare nel Paese d'origine con un passaporto falso, e riportato a Opera.

Ben Mohamed ha cercato ieri sera di comprare un biglietto per la Tunisia, ma di fronte a sé ha trovato un agente del Nucleo investigativo centrale della polizia penitenziaria, che con altri colleghi lo ha arrestato e portato nel carcere di Palermo.

Dal 2014 il

tunisino è tenuto sotto controllo dalla polizia, dopo che si era autoproclamato imam e aveva iniziato a predicare il credo dei jihadisti. Nella sua cella ad Opera era stato trovato negli anni scorsi materiale propagandistico.

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