I vescovi italiani denunciano "l'equiparazione in corso tra matrimonio e unioni civili, con l'introduzione di un'alternativa alla famiglia". Un tema che, senza citare esplicitamente il Family day di domani pomeriggio a Roma, è al centro del comunicato finale del Consiglio Episcopale Permanente che era stato aperto lunedì dal presidente della Cei Angelo Bagnasco. Questa "equiparazione in atto" è stata affrontata dai vescovi, precisa la nota, "all'interno della più ampia preoccupazione per la mutazione culturale che attraversa l'Occidente". "L'equiparazione in corso tra matrimonio e unioni civili - con l'introduzione di un'alternativa alla famiglia - è stata affrontata all'interno della più ampia preoccupazione per la mutazione culturale che attraversa l'Occidente". Così la Cei a conclusione del Consiglio episcopale.
Negli interventi "si è espressa la consapevolezza della missione ecclesiale di dover annunciare il vangelo del matrimonio e della famiglia, difendendo l'identità della sua figura naturale, i cui tratti sono recepiti nella stessa Carta costituzionale"- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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