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In cella per una foto su Facebook, ma era una scena di Romanzo criminale

La polizia ha immaginato che quella raffigurante quattro persone postata da uno degli arrestati corrispondesse ai volti delle persone indagate

In cella per una foto su Facebook, ma era una scena di Romanzo criminale

Quattro giovani di Melito Porto Salvo, Reggio Calabria, sono stati arrestati con l'accusa di associazione mafiosa. La loro colpa? Aver postato su Facebook una foto che ritraeva quattro figure armate di tutto punto, considerata da polizia e magistrati un indizio grave per portare in carcere i ragazzi.

Peccato però che la foto incriminata era solo una pubblicità della serie tv Romanzo criminale e non aveva nulla a che fare con i quattro ragazzi arrestati.

I giovani sono finiti in manette lo scorso 7 novembre, su ordine del gip, insieme ad altre 46 persone nell'ambito dell'inchiesta "Cumps", termine del dialetto calabrese che significa compari. Come riporta il Corriere, secondo l'accusa i giovani utilizzavano Facebook e i social network per farsi conoscere e far valere la loro voce. La polizia navigando sui loro profili si è soffermata su una foto e ha immaginato che quella raffigurante quattro persone postata da uno degli arrestati corrispondesse ai volti delle persone indagate. In realtà non era altro che un'immagine di Romanzo criminale scaricata da Google. Uno sbaglio costato ai giovani 26 giorni di carcere.

Il "riconoscimento"

I poliziotti hanno effettuato il riconoscimento della foto, anche se nell'immagine i volti erano coperti dai passamontagna: nella richiesta cautelare è stata infatti indicata "la certezza del riconoscimento degli indagati".

Nel provvedimento di scarcerazione il gip ha accolto la richiesta del pubblico ministero che ha evidenziato come "emergono seri dubbi sull'identificazione degli indagati e sulla stessa sussistenza del reato per cui sono stati arrestati".

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