Cerca la madre biologica, poi la verità in una lettera: "Sei il simbolo di una violenza"

"Luisa, non ho scelto io di chiamarti così né di averti, per me sei solo la più dolorosa ferita che ho avuto a 18 anni"

Cerca la madre biologica, poi la verità in una lettera: "Sei il simbolo di una violenza"

Sta cercando la madre biologica da anni, sia per vie legali tramite il Tribunale dei minori di Venezia sia attraverso trasmissioni tv come "Chi l’ha visto?". Ma ieri per Luisa Velluti, parrucchiera 29enne di Belluno, è arrivata la doccia fredda.

Nella buca delle lettere la ragazza ha trovato una lettera anonima: "Luisa, non ho scelto io di chiamarti così né di averti, per me sei solo la più dolorosa ferita che ho avuto a 18 anni. Tutto sognavo e tutto potevo sperare, ma non certo la violenza che ho subito e di cui tu sei simbolo...".

La madre, che il 6 marzo di 29 anni fa l'ha abbandonata dopo il parto all'ospedale di Montebelluna, si è fatta viva con una dura lettera. "Ricordo i suoi maledetti occhi azzurri - ha scritto la donna -. Non sbandierare una storia che non c'è.

Rispetta il mio dolore e la mia solitudine".

"Avrei preferito che certe cose me le avesse dette guardandomi negli occhi", è stato il commento della ragazza in lacrime.

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