La procura di Firenze ha chiesto il rinvio a giudizio, con l'accusa di omicidio colposo, per il medico che certificò l'idoneità sportiva di Davide Astori, il capitano della Fiorentina, morto il 4 marzo del 2018, all'età di 31 anni.
Sotto accusa, il medico Giorgio Galanti, ex direttore della medicina sportiva dell'ospedale fiorentino di Careggi, che nel luglio del 2017 certificò che Astori era in grado di fare attività aportiva senza alcun problema. Invece, mesi più tardi, il calciatore venne trovato senza vita nella sua stanza d'albergo a Udine, dove era in ritiro con la squadra. Secondo la procura, la morte del capitano della Fiorentina fu causata dalla mancata diagnosi di una patologia cardiaca, che se rilevata non sarebbe stata compatibile con l'attività del calciatore. La diagnosi non sarebbe stata fatta perché il dottore non aveva fatto fare ad Astori alcuni esami più approfonditi, che avrebbero potuto far emergere la malattia cardiaca.
Il dottor Galanti è indagato anche nell'inchiesta bis sulla morte del calciatore, per falso materiale.
Si tratta di un certificato medico falsificato relativo all'esame dello Strain che, secondo l'accusa, non sarebbe stato effettuato.Nessun rinvio a giudizio, invece, per l'altro medico indagato, Francesco Stagno, la cui posizioni potrebbe essere archiviato. Stagno era indagato per un'idoneità rilasciata nel 2014.
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