“La transizione energetica e la cura della nostra casa comune". È questo il titolo summit a porte chiuse in Vaticano, alla Pontificia Accademia delle Scienze dove, come rivela la Nuova Bussola Quotidiana, si incontreranno i leader delle multinazionali petrolifere e i responsabili vaticani che si occupano di ambiente.
L’incontro è previsto per l’8 e il 9 giugno e non è escluso che vi sia anche un intervento di Papa Francesco che ricalchi le tematiche enunciate nell’enciclica “Laudato Sii” del 2015. Questi incontri di alto livello si svolgono ormai regolarmente da quando è stata pubblicata l'enciclica "ma curiosamente sono tutti rigidamente a porte chiuse", scrive il giornale on line dei cattolici integralisti. E ancora: "on è ammesso alcun dibattito, nessun confronto tra diverse posizioni scientifiche o economiche, come era sempre stata la tradizione della Pontificia Accademia delle Scienze. No, qui si vuole semplicemente promuovere un’agenda e ormai tutta la Chiesa è invitata a muoversi sul tema dell’ambiente e in particolare dei cambiamenti climatici, dando per scontata una tesi scientifica che è invece più che discutibile oltre che discussa". Non solo. Sul sito della diocesi di Torino è si pubblicizza un incontro che si terrà il prossimo 22 giugno organizzato insieme alla Congregazione dei Padri Barnabiti dal titolo “Ritorno al manicomio: il negazionismo climatico nell’era di Trump” il cui relatore è il fondamentalista del cambioclimatismo, Michael Mann.
Tornando in Vaticano c'è da segnalare che all'incontro di giugno parteciperanno il monsignor Marcelo Sanchez Sorondo, presidente dell’Accademia delle Scienze, che farà gli onori di casa e il cardinale Peter Turkson, capo della nuova Congregazione vaticana per la promozione dello sviluppo umano. Ma non solo. Il summit, infatti, è stato organizzato insieme all’Università americana di Notre Dame e prevede la presenza degli amministratori delegati delle società petrolifere Exxon Mobil, Eni, BP, Royal Dutch Shell, Pemex, la norvegese Equinor. A questi si affiancano importanti aziende come la L1 Energy, impegnata sul fronte delle energie rinnovabili, e soprattutto la BlackRock, la più grande società d’investimento al mondo, ma è stata annunciata anche la presenza dell’ex segretario all’Energia degli Stati Uniti, sotto l’amministrazione Obama, Ernest Moniz. Chiaro il taglio che si vuole dare all'incontro. Nella Laudato Sii, d'altronde, il Papa scrive chiaramente: "Sappiamo che la tecnologia basata sui combustibili fossili, molto inquinanti – specie il carbone, ma anche il petrolio e, in misura minore, il gas - deve essere sostituita progressivamente e senza indugio. In attesa di un ampio sviluppo delle energie rinnovabili, che dovrebbe già essere cominciato, è legittimo optare per l'alternativa meno dannosa o ricorrere a soluzioni transitorie".
A precisare lo scopo del summir è stato, nei giorni scorsi, monsignor Sorondo Vatican al sito Vatican Insider: "L’incontro – ha detto - ha per fine dialogare con i CEO delle compagnie petrolifere per sapere fino a che punto sono consapevoli che il petrolio è la principale causa del cambio climatico, cioè il riscaldamento globale che sta rovinando il pianeta. È importante perché loro oggi non solo comandano l’economia ma anche la politica di molte nazioni, particolarmente del G20.
Si tratta di suggerire loro, e tramite loro ai politici, che investano in energie rinnovabili o nella de-carbonizzazione come nuova sfida, traguardo socio-economico, fonte di lavoro e benessere della casa comune. Speriamo che vogliano ascoltare il messaggio, come già qualcuna sta facendo. Sono loro che hanno voluto l’incontro e ne siamo contenti per iniziare un dialogo serio, critico e costruttivo".
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