Per gli over 80 il tasso di ricovero negli ultimi 30 giorni è 8 volte più alto per i non vaccinati rispetto a chi ha ricevuto due dosi del vaccino (222,5 contro 26,8 ricoveri/100.000 abitanti), in terapia intensiva è dieci volte più alto (13,6 contro 1,3 per 100.000 abitanti) mentre il tasso di decesso è tredici volte più alto nei non vaccinati rispetto ai vaccinati con ciclo completo (129,5 contro 9,8 per 100.000 abitanti). Sono i dati che emergono dal report esteso settimanale dell'Istituto superiore di Sanità.
Nei casi in cui la vaccinazione sia incompleta, ovvero si sia ricevuta una sola dose di vaccino, l'efficaccia nel prevenire l'infezione è del 63,6%, mentre quella del ciclo completo sale al 77,6%. Per quanto riguarda l'efficacia nel prevenire il ricovero in ospedale, la vaccinazione incompleta previene nell'83,9% dei casi, quella completa la previene nel 92,5%; per le terapie intensive, le percentuali salgono rispettivamente al 90,8% per il ciclo incompleto e al 92,5% per quello completo. Infine, nella prevenzione del decesso, una sola dose assicura l'83,5% di efficacia, due dosi assicurano il 94,6%.
Nonostante i numeri dimostrino, ancora una volta, quanto i vaccino sia efficace, la campagna vaccinale è in stallo. Il ministero della Salute ha dato il via libera alla terza dose per "i fragili di ogni età e per tutti gli over 60" dopo almeno sei mesi dal completamento del primo ciclo vaccinale. Eppure, anche in vista dell'estensione del Green pass prevista per il 15 ottobre, ci sono ancora 8.393.049 italiani sopra i 12 anni che non hanno ricevuto alcuna dose. Cifra che corrisponde al 15,54% della popolazione vaccinabile tra loro quasi tre milioni di ultracinquantenni. E la diffidenza nei confronti della profilassi non coinvolge soltanto il Covid. Il ministero della Salute ha pubblicato dati che confermano come nel 2020 siano calate le coperture vaccinali per l'infanzia e l'adolescenza. Si tratta, scrive il ministero di "un calo non trascurabile con valori ben al di sotto della soglia che garantisce l'immunità di gregge".
In ogni caso, l'alta percentuale di italiani vaccinati ha permesso di rivedere le norme su distanziamento personale e capienza nei luoghi chiusi. Da lunedì 11 ottobre si potrà dire addio all'obbligo di rispettare un metro di distanza tra spettatori negli spazi dediti alla cultura, come per esempio nei cinema, nei musei e nei teatri. Il Consiglio dei ministri ha approvato un decreto che, in zona bianca, riporta al 100% la capienza di musei e altri istituti e luoghi della cultura.
Il presidente del Consiglio Mario Draghi ha voluto correre un "rischio calcolato" sulle nuove norme che stabiliscono le capienze di stadi, cinema, teatri e discoteche: "Abbiamo somministrato più di 6 miliardi di dosi di vaccini in tutto il mondo", dice il premier. "I nostri sforzi congiunti ci hanno aiutato a portare la pandemia sotto controllo in molti paesi e ci danno la speranza che la sua fine sia finalmente in vista".
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