Colleferro, gli insulti choc dei fratelli Bianchi: "Lurido, crepa, in quel pozzo..."

Sui social spuntano alcuni vecchi commenti dei fratelli Bianchi contro gli egiziani. Il dubbio che gli aggressori abbiano infierito su Willy per il colore della pelle è sempre più forte

Colleferro, gli insulti choc dei fratelli Bianchi: "Lurido, crepa, in quel pozzo..."

"Non lo abbiamo toccato, respingiamo ogni accusa. Siamo interventi per dividere una rissa. Abbiamo visto un parapiglia e siamo arrivati". Si sono difesi così Marco e Gabriele Bianchi davanti al Gip di Velletri nel carcere romano di Rebibbia. I due fratelli, accusati insieme ad altri due amici di aver ucciso a calci e pugni il 21enne Willy Montiero Duarte a Colleferro, non avrebbero partecipato alla rissa ma sarebbero scesi dalla loro auto per fare da paciere. Gli investigatori sono al lavoro per capire quanto accaduto sabato scorso mentre due supertestimoni hanno già fornito una prima ricostruzione della tragica serata.

L'omicidio di Colleferro ha scosso tutta Italia e da giorni sta scatenando i social. La rete è invasa da commenti razzisti, insulti alla giovane vittima per il colore della sua pelle, messaggi che incitano all'odio e che definiscono eroi gli aggressori. Parole che non passano inosservate (già aperte le indagini della polizia postale) come quelle che avrebbe pronunciato il genitore di uno dei ragazzi arrestati al padre di un amico della vittima: "Cosa hanno fatto? Non hanno fatto niente. Hanno solo ucciso un extracomunitario". Una frase choc che aveva portato in un primo momento gli inquirenti a non escludere l'ipotesi dell'aggravante razziale. Dalle indagini sembra però che il 21enne si sia trovato nel posto sbagliato al momento sbagliato, ma il dubbio che gli aggressori abbiano infierito su di lui per il colore della pelle resta forte. Soprattutto tra gli amici e i familiari di Willy. Le forze dell'ordine sembrano per ora escludere il movente razziale e politico nell'omicidio, ma adesso spuntano fuori altri particolari.

Si tratta di alcuni vecchi commenti lasciati su Facebook da due fratelli Bianchi. Parole xenofobe che qualcuno ha recuperato e che ora stanno facendo il giro del web. Circa 9 anni fa, Gabriele Bianchi, uno degli arrestati, ha commentato sul social un fatto di cronaca definendo il protagonista della vicenda "lurido egiziano de m..., schifosissimo essere figlio di p...". "Spero che ti uccidino adesso", si legge ancora. Poco sotto, il commento del fratello Alessandro, non coinvolto nella morte del 21enne: "Egiziano de m...

che tu possa bruciare all'inferno. Mi piacerebbe averti 10 minuti tra le mani... Negraccio de m...". Post vecchi che, uniti al passato sregolato degli aggressori, potrebbero contribuire a fare luce su quanto accaduto a Colleferro.

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