Un nome errato, una data sbagliata e la pensione si allontana. Tanto da dover costringere Francesco Muscillo, 74enne di Buccinasco, a non vedere neppure l'ombra dell'assegno di riposo dal lavoro. Errori che secondo l'uomo potrebbero essere risolti "usando la logica", ma che al momento non hanno trovato soluzione.
Nel 2000 Francesco chiese la pensione sociale, poi nel 2016 si è materializzata la possibilità di ottenere quella di anzianità. In entrambi i casi, niente da fare. L'aspirante pensionato non riceve alcun assegno. "Capisco che la mia posizione contributiva non sia semplice – spiega al Giorno – ho lavorato per enti pubblici e per privati, in Italia e all’estero, ma certi errori sono grossolani e facilmente risolvibili utilizzando un pizzico di elasticità e di logica".
Agente di custodia in Italia, negli anni '80 il 74enne decide di passare dal pubblico al privato. Ed ecco che nascono i problemi. Le aziende private lo chiamano a lavorare in giro per il mondo (anche in Lussemburgo) e la sua situazione contributiva si ingarbuglia. Inpdap e Inps, al momento, non hanno trovato una soluzione. "Un’altra volta – racconta – hanno sbagliato una data: hanno scritto che ho terminato il servizio in Lussemburgo in una data antecedente all’inizio dello stesso". Non solo. Perché secondo l'aspirante pensionato "il primo errore lo ha commesso il ministero della Giustizia, dipartimento dell’amministrazione penitenziaria. Nel 2000, mi hanno inviato un decreto di ricongiunzione indicando, nelle generalità, il nome sbagliato: anziché Muscillo Francesco hanno scritto Muscillo Vincenzo. L’ho comunicato e mi hanno rispedito il decreto modificando il nome a penna e apponendo un timbro a garanzia". Il problema sembrava risolto e invece "non l’hanno inviato all’inps e, di conseguenza, i miei contributi versati all’ente previdenziale pubblico non risultavano.
Finalmente, dopo lettere su lettere, grazie all’intervento del patronato Acli di san Cristoforo il 15 giugno 2017, sono riuscito ad ottenere la costituzione della posizione assicurativa della legge 322/58 corretta".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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