Quel caschetto biondo e quegli occhi vispi avevano tenuto accesa la speranza. Anche quando le ricerche sembravano solo una disperata corsa nel buio. Nel dramma della guerra, l'ennesima tragedia: Sasha, il bambino di 4 anni scomparso a metà marzo mentre era in fuga da Kiev con la nonna, è stato trovato morto. La notizia è stata confermata dal ministro dell’Istruzione del parlamento ucraino e dalle struggenti parole della madre. Chi ha rinvenuto il suo corpicino dice che è stato colpito dal fuoco dei soldati russi.
Sasha, assieme alla nonna, aveva tentato di fuggire dalle bombe e dall'avanzata russa attraversando in barca il fiume Dnepr. Pare che l'imbarcazione, sulla quale navigavano anche altre persone, fosse stata affondata dai soldati di Mosca. In quelle circostanze la nonna aveva perso la vita, mentre Sasha aveva scampato la fine grazie al giubbotto di salvataggio che indossava. Da quel momento, però, di lui si erano perse le tracce. La madre si era immediatamente messa alla ricerca del proprio bambino, diffondendo appelli e immagini che potessero contribuire al suo ritrovamento. Così, il sorriso e gli occhi vispi di Alexander "Sasha" avevano fatto il giro dei social network e dei canali virtuali dedicati al ritracciamento delle persone scomparse.
Un'immagine, in particolare, aveva colpito e commosso: quella del piccolo Sasha abbracciato al suo gatto, che amava. In Italia, alcuni segnalatori avevano suggerito una particolare somiglianza tra il bimbo in questione e un suo coetaneo apparso in un servizio del Tg5 sui profughi ucraini. Solo suggestioni, purtroppo. La stessa madre, Anna Yahno, aveva smentito che si trattasse del suo bambino. Per giorni interi erano proseguite le ricerche, se pur tra mille difficoltà e altrettante incertezze: non si sapeva nemmeno, ad esempio, se Sasha si trovasse ancora sul territorio ucraino o fosse in qualche modo riuscito a essere portato in salvo all'estero.
Poi il tragico ritrovamento. Le speranze spezzate. In un messaggio su Instagram, è stata proprio la madre del piccolo a dare la triste notizia. "Oggi abbiamo trovato il corpo di Sashenka.
Ringrazio chi ha aiutato nella ricerca, ringrazio tutti per le preghiere e la fede, grazie per il sostegno. Sashenka, il nostro angioletto è già in cielo. Oggi la sua anima ha trovato pace", ha scritto la donna. L'ennesimo dolore di questa folle guerra.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.