"Troppi visitatori", Como rischia di perdere la sua "Città dei balocchi"

I troppi visitatori durante il periodo natalizio rischiano di far annullare la manifestazione. Servirebbero almeno 20 stewart per regolare i flussi di turisti. Gli organizzatori stanno cercando una soluzione

"Troppi visitatori", Como rischia di perdere la sua "Città dei balocchi"

Como è troppo bella e attrae troppi turisti, soprattutto durante il periodo natalizio. Per questo motivo la città rischia di vedere annullata la sua “Città dei Balocchi”. Al centro del problema una questione di sicurezza e ordine pubblico. Tra circa un mese dovrebbe avvenire l’inaugurazione della manifestazione, ormai presente in città da 26 anni. Ma qualcosa potrebbe andare storto. L’anno scorso è stata infatti un’edizione record che ha riversato sulle rive del lago più di due milioni di turisti, attratti dai giochi di luce e dai mercatini. Molte le polemiche che si sono sollevate, soprattutto nel Ponte di Sant’Ambrogio, che ha visto collassare alcune zone della città. In alcuni momenti e ore della giornata, la situazione avrebbe potuto rischiare di essere ingestibile da parte della Forze dell’ordine.

La prefettura e la questura parlerebbero di spazi troppo ridotti per accogliere un così alto numero di persone, che potrebbero quindi generare attacchi di panico e reazioni violente tra la folla. A questo punto gli organizzatori dovranno correre ai ripari e trovare soluzioni adeguate per non veder sfumare la manifestazione. Due principalmente le richieste fatte dal Prefetto.

La prima riguarda l’illuminazione. Nei week-end le luci animate, fino a questo momento proiettate sul Broletto e su alcuni edifici storici, dovranno essere spente. Lo scorso anno erano state forse le più amate dal pubblico. La seconda riguarda invece il reclutamento obbligatorio di almeno una ventina di persone che riescano a gestire e a regolare i tutisti. Come per esempio accade nei concerti o durante le partite di calcio. Dovranno affiancare le Forze dell’ordine nel loro difficile lavoro, assicurando la massima sicurezza durante tutta la durata dell’evento.

Gli organizzatori del Consorzio di Como sono già al lavoro per trovare una soluzione alle prescrizioni a loro rivolte. Si prospetta anche l’idea di un numero chiuso. L’assessore alla Sicurezza Elena Negretti si è dichiarata fiduciosa “Sono sicura che troveremo tutte le soluzioni richieste per far sì che la manifestazione prosegua. L’anno scorso il comitato per l’ordine e la sicurezza aveva affrontato alcune criticità in corso d’opera a cui erano state trovate delle soluzioni. Quest’anno bisogna arrivare ad avere prima un piano dettagliato su questioni già emerse. Afflusso e deflusso devono essere regolamentati perché lo prevedono le normative.

Il centro storico è abitato da cittadini a cui non si può negare soccorso. Tutti al tavolo vogliamo lo stesso obiettivo”. Manca poco tempo per cercare di risolvere il problema, in modo che anche quest’anno Como abbia il suo magico Natale, per grandi e piccini.

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