Dalla procura di Agrigento arriva la conferma del sequestro del veliero Alex, il mezzo usato dall’Ong Mediterranea Saving Humans per entrare, nella giornata di sabato, in acque italiane prima e nel porto di Lampedusa poi.
A bordo del veliero 41 migranti prelevati dall’Ong da un barcone in acque non lontane dalle coste libiche. In applicazione del decreto sicurezza bis, la Guardia di Finanza subito dopo l’approdo della nave Alex all’interno dello scalo lampedusano notifica a Mediterranea il sequestro amministrativo e la confisca del suo natante.
Come detto, nelle scorse ore dagli uffici della procura di Agrigento arriva quindi la conferma del sequestro che, come specifica una nota dell’Ansa, da preventivo passa a probatorio.
Inoltre il procuratore Luigi Patronaggio e l’aggiunto Salvatore Vella, iscrivono nel registro degli indagati il comandante della Alex, Tommaso Stella, così come il capo missione dell'Ong Mediterranea, ossia il deputato di LeU Erasmo Palazzotto.
Le accuse riguardano il favoreggiamento dell'immigrazione clandestina, così come la disobbedienza, la resistenza e la violenza ad una nave da guerra.
Con riferimento all’iscrizione del registro degli indagati del deputato Palazzotto, dalla procura di Agrigento si parla di “atto dovuto”.
Il caso Alex rappresenta un ulteriore braccio di ferro tra le Ong ed il ministero dell’interno guidato da Matteo Salvini. Il sequestro ad opera della Guardia di Finanza del veliero, confermato oggi dalla Procura, arriva proprio in esecuzione delle nuove normative previste dal decreto sicurezza bis, documento voluto fortemente soprattutto dal leader della Lega.
L’approdo della Alex a Lampedusa arriva peraltro ad una settimana esatta da quello della Sea Watch 3 sempre sull’isola più grande delle Pelagie: in quel caso però, si assiste ad una vistosa forzatura ad opera della comandante della nave dell’Ong tedesca, che suscita ovviamente grande clamore mediatico e che vale per la stessa comandante Carola Rackete l’arresto poi revocato martedì scorso.
Intanto, come si apprende da una nota dell’Agi, sempre con riferimento a quanto contenuto all’interno del decreto sicurezza bis, la Guardia di Finanza contesta una seconda violazione della norma e che riguarda questa volta un ingresso incidentale del veliero Alex nelle acque territoriali.
In questo caso, si parla di conseguenze che potrebbero prevedere una sanzione per un totale di 65 mila euro di multa all’Ong Mediterranea, oltre che al sequestro amministrativo con la confisca dello stesso veliero.
Le indagini quindi sembrano destinate ad andare avanti anche nei prossimi giorni. Proprio oggi negli uffici della procura è previsto in calendario l’interrogatorio a Carola Rackete, nell’ambito dell’inchiesta sulla Sea Watch, ma lo sciopero odierno degli avvocati fa slittare il tutto al prossimo 18 luglio.
Ma negli uffici della procura di Agrigento, il lavoro sul fronte delle inchieste immigrazione non manca. Ed oggi dunque, è stata la giornata del via definitivo all’inchiesta che vede al centro i due indagati sopra citati.
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