Da testimone a indagato. È la parabola di Alessandro Sessa, vice comandante del nucleo operativo ecologico dei carabinieri.
Il numero due del Noe è ora accusato di depistaggio nell'ambito dell'inchiesta Consip. Era stato sentito come testimone sui fatti lo scorso maggio, ma oggi viene interrogato dai pm romani a piazzale Clodio. Secondo l'accusa, avrebbe depistato le indagini su Giampaolo Scafarto.
Quest'ultimo, capitano dello stesso nucleo, è indagato a sua volta perché avrebbe prodotto dei falsi nell'informativa che "incastrava" Tiziano Renzi e per la fuga di notizie che chiama in causa l'attuale ministro dello Sport, Luca Lotti, il
comandante generale dell'Arma Tullio Del Sette e quello della Toscana, Emanuele Saltalamacchia. I pm capitolini ritengono che Sessa abbia riferito il falso su una circostanza allo scopo di ostacolare o sviare l'inchiesta.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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