Aglio come "oggetto sessuale": esplode la polemica

Varie associazioni coreane hanno subito bollato lo spot come volgare e come irrispettoso del duro lavoro dei coltivatori di aglio

Aglio come "oggetto sessuale": esplode la polemica

È esploso un vero e proprio scandalo in Corea del Sud a causa di una pubblicità in cui un aglio locale viene presentato come un "attrezzo sessuale", causando l'ira delle associazioni nazionali di agricoltori. Lo spot in questione è stato realizzato con il contributo della contea di Hongseong, situata nell'ovest del Paese e famosa proprio per la sua fiorente coltivazione della pianta in questione.

La clip incriminata, che dura circa 30 secondi, era stata realizzata due anni fa per promuovere il consumo ed esaltare le proprietà dell'aglio tipico di quella contea, denominato Hongsan. Le accuse di oscenità ai danni dello spot sono esplose non appena quest'ultimo è stato rilanciato su YouTube e poi da lì in tutto il Paese.

Nella pubblicità dell'aglio si vede una donna, con indosso un kimono e una gonna di jeans, mentre accarezza la gamba di un uomo seduto di fronte a lei a un tavolo, che si chiama Hongsan proprio come la varietà di aglio e che indossa su tutta la testa una maschera gigante a forma di bulbo. Lei, mentre struscia la sua mano sulla gamba del partner, prende a esaltare le proprietà della varietà Hongsan, definendola come un tipo di aglio "duro" e "molto spesso". Segue un'altra scena bizzarra, con due spicchi d'aglio mostrati fluttuare insieme su un edificio sotto la luce di luna piena. L'inquadratura torna allora sulla donna e sull'uomo dalla testa di aglio, con diversi spicchi di dimensioni normali che vegono mostrati dentro un piatto su un tavolo da cucina.

Tale spot, una volta comparso su YouTube, ha totalizzato in poco tempo circa 190.000 visualizzazioni e ha subito causato proteste da parte delle associazioni coreane degli imprenditori agricoli e dei contadini. Questi ultimi hanno infatti bollato come "volgare" e come offensivo verso un prodotto tipico della filiera primaria del sudovest del Paese. A detta delle categorie citate, lo spot presenterebbe apertamente l'aglio non come il frutto del duro lavoro dei coltivatori ma come un "oggetto sessuale".

Le stesse hanno quindi esortato la contea di Hongseong a tagliare ogni finanziamento ai creatori della pubblicità e a dissociarsi pubblicamente dal contenuto del video.

Le autorità della contea, a fronte delle polemiche, hanno assicurato ieri di avere ritirato il video dal loro canale YouTube e di stare discutendo come rispondere alle richieste degli agricoltori.

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