Corona: "Il carcere mi ha salvato la vita"

L'ex fotografo dei vip: "Ero un treno in corsa perenne da anni che ultimamente aveva perso sogni, equilibri e alzato troppo l'asticella del limite"

Corona: "Il carcere mi ha salvato la vita"

"Il carcere mi ha salvato la vita. Mi ha fatto tornare con i piedi per terra". Stanto a quanto dice lui stesso, con Fabrizio Corona il carcere ha dato i suoi frutti. L'ex fotografo dei vip è detenuto a Opera (Milano) da 14 mesi e si racconta per la prima volta al Corriere della Sera.

Corona parla di sé come di un "treno in corsa perenne da anni che ultimamente aveva perso sogni, equilibri e alzato troppo l'asticella del limite".Un treno in corsa che solo il carcere è riuscito a fermare. "Mi ha fatto scoprire il senso della realtà, insegnato a star bene con me stesso e messo nelle condizioni di proseguire nel migliore dei modi lungo la strada della vita quando tornerò libero", spiega, "Sono sempre lo stesso, il dna non lo puoi cambiare. Però sono migliorato, in tante cose". Parlando poi della sua vita dietro le sbarre racconto: "Faccio moltissimo.

Quando ero a Busto Arsizio ho inventato un portale innovativo per i detenuti, ho raccolto circa 70 mila euro per loro, ho scritto un libro, ho lavorato come portavitto e sono riuscito dal carcere a mandare avanti la mia azienda senza farla fallire e mi sono mantenuto in forma allenandomi per almeno un'ora al giorno. Ho sempre tenuto vivo il cervello e ho ripulito l'anima". Ma, aggiunge, "mi manca tantissimo mio figlio e mi mancano da morire le emozioni quotidiane che la vita ti dà: qui, in parte, è come essere morti".

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