Coronavirus, Medicina blindata: non si entra e non si esce

La cittadina emiliana è diventata zona rossa dalla scorsa notte. Tutte le attività commerciali sono chiuse. Crescita anomala di contagi

Coronavirus, Medicina blindata: non si entra e non si esce

Dalla scorsa mezzanotte, a causa dell’emergenza coronavirus, non è più possibile entrare e uscire da Medicina, comune in provincia di Bologna che conta circa 16mila abitanti. Lo stesso vale per la frazione di Ganzanigo.

Crescita anomala di contagi e decessi

L’ordinanza, resa nota dalla Regione Emilia-Romagna, si è resa necessaria a causa di una anomala crescita tra i contagi. Nel comunicato si legge che tale contagio deve essere arginato “a tutela dei residenti del comprensorio imolese e della Città metropolitana di Bologna, area vasta da un milione di persone”. L’ordinanza, che è stata emessa in accordo con il governo, il Prefetto di Bologna, il sindaco della Città Metropolitana di Bologna e d'intesa con il Primo cittadino di Medicina, Matteo Montanari, prevede che possano rientrare esclusivamente i residenti che ancora si trovano al di fuori, e i dipendenti dei servizi pubblici e privati essenziali.

Il governatore della Regione, Stefano Bonaccini, ha spiegato che è uno degli atti più sofferti che abbia dovuto assumere ma che si è reso necessario in seguito ai dati raccolti dai tecnici. Ha inoltre aggiunto che è doveroso fermare in tutti i modi l'ulteriore diffusione del virus, che già così duramente sta colpendo anche l'Emilia Romagna”. La decisione drastica e fulminea si è resa necessaria proprio a causa del numero di contagi e decessi da coronavirus che si sono registrati negli ultimi giorni a Medicina. Il governatore Bonaccini ha voluto rassicurare i residenti e sottolineare che non sono soli e che questa è una battaglia da combattere insieme per riuscire a uscirne vincitori.

Provvedimento necessario per sconfiggere il coronavirus

Il sindaco Montanari ha annunciato via social il provvedimento, entrato in vigore a mezzanotte, che dispone la zona rossa per il suo Comune. Citando Vasco, Montanari ha così sottolineato: “Vorremmo dare un senso ai nostri sacrifici, al nostro starci lontani, al nostro non poterci abbracciare e alla sofferenza delle famiglie che in questi giorni hanno perso un loro caro. In realtà non c’è alcun senso in tutto questo, tranne forse la serenità nel pensare che c’è un domani che arriverà e che saremo fortunati di viverlo insieme, di nuovo uno appiccicato all'altro senza paura. Mi sono promesso che piangerò solo di gioia alla fine di questa tempesta. Diamoci una mano perché possa finire il prima possibile per chi è malato o ancora ricoverato. Non molliamo adesso”.

I residenti questa mattina si sono svegliati e hanno scoperto quanto in vigore.

Preoccupati per la situazione e per il loro lavoro, si rendono però conto che vanno prese tutte le precauzioni necessarie per sconfiggere l'epidemia da coronavirus. La misura straordinaria sarà in vigore fino al prossimo venerdì 3 aprile.

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