Nelle ultime 24 ore sono decedute 727 persone, un dato inferiore rispetto a quello di ieri (837) che fa salire il totale delle vittime a 13.155. Ad oggi, sono 80.572 i positivi nel Paese: 2.937 in più mentre ieri si erano registrati 2.107 nuovi casi. I guariti in totale sono 16.847 (+1.118).
Dall'inizio della diffusione del virus cinese, il numero complessivo dei contagiati (comprese le vittime e i guariti) ha raggiunto quota 110.574 (4.782 persone in più rispetto a ieri). I pazienti ricoverati con sintomi sono 28.403; 4.035 sono in terapia intensiva (+12, +0,3%), mentre 48.134 sono in isolamento domiciliare fiduciario. Sono questi i dati illustrati dal capo della Protezione civile Angelo Borrelli nel corso della conferenza stampa quotidiana sull'emergenza coronavirus nel Paese. "Siamo confortati dai pochi ricoveri in terapia intensiva", ha dichiarato Borrelli aggiungendo che "ad oggi son stati trasferiti 191 pazienti dalla Lombardia e da altre Regioni, 63 con coronavirus. Trenta pazienti sono stati trasferiti in Germania, dico grazie".
In merito alle polemiche sulla distribuzione ai medici di base di mascherine non idonee "sono state distribuite per un errore logistico. Sono state donate al nostro Paese e fanno parte di un carico di mascherine destinate alla collettività e che sono andate ai medici di base. Provvederemo a rifornire i medici di base delle Ffp2, ma queste possono essere usate dalla collettività", ha spiegato il capo della Protezione civile.
"Ci sono casi tra i bambini, ma nessun decesso e nessun caso grave. Tutte situazioni cliniche lievi", ha sottolineato Alberto Villani, presidente della Societa italiana di pediatria. Villani è poi intervenuto sulla questione del picco dei contagi che ancora non trova una risposta univoca. "Se siamo al picco, è un argomento di scarso interesse ma siamo in una situazione emergenziale e dobbiamo rispettare rigidamente le indicazioni che ci vengono date", ha affermato aggiungendo che "la circolare del Viminale di ieri va letta per come è stata scritta. Fa riferimento alle limitazioni vigenti: non c'è alcun cambiamento delle strategie in atto che hanno dato risultati importanti. Il messaggio resta sempre lo stesso: restare a casa. Non c'è alcun motivo di portare un neonato a fare una passeggiata fuori con la carrozzina". "Pasquetta fuori casa? - ha poi aggiunto Borrelli - Assolutamente no. Dobbiamo stare a casa e proseguire con le misure di precauzione. Il fatto che si registri qualche segnale che evidenzia un rallentamento del trend di crescita dei casi positivi e dei ricoveri non deve indurre a modificare le abitudini derivanti dalle restrizioni in atto nel Paese".
Lombardia
"Siamo in una situazione anche oggi si conferma positiva in relazione ai dati ma è proprio adesso che sarebbe folle vanificare tutto. Capiamo che rimanere in casa soprattutto per chi ha bimbi piccoli è faticoso, ognuno di noi era abituato a ritmi diversi. Ma lo stare chiusi in casa è quello che ci ha portato a dire che forse c'è una flebile luce in fondo al tunnel che può diventare più delineata". Lo ha dichiarato l'assessore al Welfare della Regione Lombardia, Giulio Gallera, nel corso dell'aggiornamento quotidiano su Facebook sull'emergenza coronavirus.
Ad oggi, ci sono "44.773 casi positivi, 1.565 in più rispetto a ieri. Ma abbiamo fatto 7.392 tamponi in più di ieri, quindi sostanzialmente ci sono meno positivi. Da ieri sono state ricoverate 44 persone portando il totale a 11.927. In terapia intensiva ci sono 1.342 pazienti (+18). I dimessi sono invece 530, in linea con ieri. I decessi hanno raggiunto quota 7.593 (+394)", ha continuato Gallera.
Supera ormai i 9mila il numero dei positivi nella provincia di Bergamo: i casi di coronavirus hanno raggiunto quota 9.039, con un incremento di 236. Brescia ha ad oggi un totale di 8.598 positivi (+231). "A Milano e provincia ci sono 9.522 positivi, 611 casi in più rispetto a ieri. I dati sono in incremento ma c'è minore pressione sui pronto soccorso e sui ricoveri ospedalieri. Anche a Milano città si registra un incremento della crescita: i positivi sono 3.815, più 159 rispetto alla crescita comunicata ieri che era di 96", ha spiegato l'assessore.
Lazio
"Oggi registriamo un dato di 169 casi di positività e un trend in decrescita. Le misure messe in atto per contrastare il virus stanno dando i risultati sperati. Da alcuni giorni nel Lazio registriamo un trend in frenata, ma non dobbiamo abbassare la guardia", ha dichiarato l'assessore alla Sanità e l'Integrazione Sociosanitaria della Regione Lazio, Alessio D'Amato.
"Sono in continua crescita i guariti che salgono di 46 unità arrivando a 337 totali - ha continuato l'assessore -. Sono usciti dalla sorveglianza domiciliare in 9.547 e i decessi nelle ultime 24 ore sono stati sette".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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