"Devi scrivere un libro". Emiliano Fittipaldi spiega cosa c'è davvero dietro a Avarizia, uno dei libri costruiti con i documenti della Cose, che i giudici del Vaticano sostengono siano stati consgnati in modo fraudolento, tanto dall’aver fatto arrestare due membri della Commissione referente istituita da papa Francesco per far luce sull’ingarbugliata situazione amministrativa e organizzativa della Curia Romana. "Devi scriverlo anche per Francesco. Che deve sapere - gli avrebbe detto il corvo - deve sapere che la Fondazione del Bambin Gesù, nata per raccogliere le offerte per i piccoli malati, ha pagato parte dei lavori fatti nella nuova casa del cardinale Tarcisio Bertone. Deve sapere che il Vaticano possiede case, a Roma, che valgono quattro miliardi di euro".
"Negli immobili vaticani - avrebbe spiegato la fonte denominata 'monsignore' nel libro, presumibilmente monsignor Vallejo Balda, attualmente agli arresti per la diffusione dei documenti riservati - non ci sono rifugiati, come vorrebbe il Papa, ma un sacco di raccomandati e vip che pagano affitti ridicoli". Quello che emerge dalla chiacchierata col "monsignore" è un elenco sterminato di soprusi. "Papa Francesco - avrebbe detto ancora il 'monsignore' - deve sapere che le fondazioni intitolate a Ratzinger e a Wojtyla hanno incassato talmente tanti soldi che ormai conservano in banca oltre 15 milioni". L'elenco è sterminato. Perché le offerte che i fedeli regalano al Papa ogni anno attraverso l’Obolo di San Pietro non vengono spese per i più poveri, ma "ammucchiate su conti e investimenti che oggi valgono quasi 400 milioni di euro". "Quando prendono qualcosa dall’Obolo - rivela il corvo - i monsignori lo fanno per le esigenze della Curia romana".
Lo Ior, invece, avrebbe quattro fondi di beneficenza piuttosto avari. "Nonostante l’istituto vaticano produca utili per decine di milioni - spiega ancora il corvo - il fondo per opere missionarie ha regalato quest’anno la miseria di 17 mila euro. Per tutto il mondo!". A dospetto di quanto crede papa Francesco, infatti, lo Ior non è stato ancora ripulito. Dentro il torrione si nasconderebbero ancora clienti abusivi, gentaglia indagata in Italia per reati gravi. "Il Vaticano non ha mai dato ai vostri investigatori della Banca d’Italia la lista di chi è scappato con il bottino all’estero - spiega il corvo a Fittipaldi - nonostante noi l’avessimo promesso". Il "monsignore" accusa apertamente papa Francesco per non esssersi accorco che il cardinale George Pell, "l’uomo che lui stesso ha scelto per rimettere a posto le nostre finanze", in Australia è finito in un’inchiesta del governo sulla pedofilia. Alcuni testimoni lo definiscono "sociopatico", ma in Italia nessuno ha mai scrive niente. "Pell - accusa il corvo - ha speso per lui e i suoi amici, tra stipendi e vestiti su misura, mezzo milione di euro in sei mesi". E gli scandali non finiscono qui: la società di revisione americana chiamata per controllare i conti vaticani ha pagato a settembre 2015 una multa da 15 milioni per aver ammorbidito i report di una banca inglese che faceva transazioni illegali in Iran.
Anche la gestione interna non è senza scandali. Oer fare un santo o per diventare beati, per esempio, bisogna pagare. "I cacciatori di miracoli sono costosi, sono avvocati, vogliono centinaia di migliaia di euro", incalza il "monsignore" che è disposto addirittura a tirar fuori le prove su questo business. Soldi chiamano soldi. Per guadagnare più soldi ha distribuito tesserini speciali a mezza Roma. "Oggi - insiste il corvo - vendiamo benzina, sigarette e vestiti tax free, incassando 60 milioni l’anno".
E infine, ma certamente questo il Papa lo sapeva già, Francesco avrebbe dovuto "sapere che non è solo Bertone che vive in trecento metri quadrati, ma ci sono un mucchio di cardinali che vivono in appartamenti da quattrocento, cinquecento, seicento metri quadrati. Più attico e terrazzo panoramico".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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