Arrivano tempi duri per i risparmiatori e soprattutto per chi di fatto tiene i soldi in banca sul conto. Infatti una proprosta allo studio di Bruxelles potrebbe portare dritto al congelamento dei soldi depostati sul conto in caso di crisi dell'istituto bancario. Come riporta la Reuters il dossier è stato posato sul tavolo del vertice di Tallin dello scorso 13 luglio e adesso dovrebbe essere analizzato per una più ampia discussione a settembre. Di fatto come ricorda anche La Vertià, il report sulle banche è abbastanza chiaro e prevede di "congelare temporaneamente il prelievo di denaro da parte dei correntisti dai propri conti o quantomeno limitarlo a una ristretta quantità di fondi". Il tutto per evitare ciò che ogni banca non vorrebbe mai: la corsa fuoriosa allo sportello per ritirare i risparmi al primo segnale di crisi dell'istituto di credito. E a far tremare i corrnetisti è che di fatto a Tallin nel silenzio generale la proposta è stata definita "fattibile". Insomma se questo dossier dovesse trovare luce come una direttiva tra i corridoi di Bruxelles di fatto l'Ue farebbe un trplo salto mortale in avanti: sarebbe superato il concetto di bail in che per il momento ha toni meno apocalittici del "congelamento dei conti".
Il bail in di fatto non tocca le i correntisti, interessa in prima battuta gli azionisti e chi ha obbligazioni. In ultima istanza verrebbro toccati i depositi superiori a 100mila euro. Con il dossier di Tallin invece i primi ad essere colpiti sarebbero proprio i correntisti.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.