Il cotone coi fiocchi: dall'Egitto ad oggi non passa di moda

Vestiva gli uomini già nel 7000 aC, ora è anche sinonimo di raffinatezza. «E fare la camicia bianca resta la cosa più difficile»

È la tela più sobria al mondo, forse la più usata durante l'anno. Morbida, robusta e versatile, si lava praticamente sempre in lavatrice, si asciuga velocemente e sempre più spesso non ha bisogno del ferro da stiro - basta imparare l'arte dello stendere. Il cotone è indispensabile per l'arredo di casa e nel guardaroba di tutte le generazioni, di tutte le tasche. Quel fiocco sofficissimo è apprezzato dai gentleman della City e dagli amanti del look «finto trasandato»: niente di meglio di capi in cotone che valorizzino pieghe e trame. Oggi è raffinato, disponibile a finissaggi ultramoderni e rivoluzionario nei colori. Dal 7000 aC a oggi non è passato mai di moda, eppure è così sconosciuto rispetto alla lana. Proprio così, c'è cotone e cotone, ma pochi prestano attenzione alla sua qualità. «Eppure di tutta la produzione annuale mondiale, 110 milioni di balle, solo 500 rappresentano la varietà più rara, esclusiva e pregiata. Per questo motivo il prezzo di un ottimo cotone resta a livelli abbastanza elevati; perché è materia agricola in un mondo in cui la terra è limitata, le colture sono alternative e i Paesi soffrono del grande inurbamento - precisa Silvio Albini, presidente di Albini Group, il maggior produttore europeo di tessuti per camiceria -. Solo il 2% del cotone mondiale è a fibra lunga, perfetta per realizzare filati d'ineguagliabile finezza. Penso ai nostri Sea Island, Giza 45, al 100% nei migliori tessuti Thomas Mason, e Giza 87, noto per il suo colore bianchissimo che si mantiene lucente e brillante anche dopo 50 lavaggi. Un Signor cotone che migliora nel tempo diventando sempre più morbido e fresco». E pensare che produrre camicie bianche, le più acquistate e amate al mondo, è difficilissimo.

«Proprio così, perché il cotone deve essere privo di tracce d'inquinamento - precisa Albini -. Di conseguenza non deve ingiallirsi, restringersi, deteriorarsi, rompersi». Per promuovere la cultura del cotone e abituare clienti e buyer a riconoscere e ricercare tessuti di alta qualità, tracciabili e sostenibili, Albini presenta la mostra open air La via del cotone . Viaggio alla scoperta dell'oro bianco» in via della Spiga, a Milano, fino al 25 giugno.

Il racconto ha inizio in Egitto, dove l'azienda raccoglie lo splendido fiore giallo, si trasferisce nelle valli bergamasche, dove vengono prodotti i filati, e si conclude in tutte le migliori boutique e sartorie del mondo, come Anto Beverly Hills, il camiciaio di Ronald Reagan, Anthony Hopkins, Clint Eastwood, Johnny Depp e Leonardo DiCaprio. Un momento perfetto per parlare di cotone. In estate, nell'area mediterranea, «da solo o mescolato ad altre fibre (lino, canapa, seta), il cotone ha un ruolo fondamentale per freschezza e duttilità - racconta Rossana Santioni, ufficio stile Paoloni -.

La nostra collezione 2016 presente a Pitti Uomo fa perno su questa fibra naturale che si presta a essere utilizzata per abiti, giacche e pantaloni con pesi piuma. Il nostro capospalla di punta è leggerissimo, completamente svuotato, realizzato in un tessuto “giro inglese” con motivo di resca e bottoni in madreperla. Sarà come indossare un morbido e pratico cardigan».

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