Il cuoco italiano cucina per Djokovic, ma viene fermato alla dogana

Il cuoco italiano Franco Favaretto avrebbe dovuto cucinare baccalà per Djokovic e famiglia, ma è stato fermato alla dogana per errore

Il cuoco italiano cucina per Djokovic, ma viene fermato alla dogana

Novak Djokovic, potendo scegliere, aveva selezionato Franco Favaretto, che è un noto cuoco italiano, attualmente in servizio presso il ristorante Baccalà di Mestre. Il tennista, che sta finalmente risalendo la china nella classifica internazionale, avrebbe voluto rendere omaggio al santo protettore della sua famiglia, cioè San Michele. Come viene specificato su ItaliaOggi, questa celebrazione viene chiamata Slava.

Favaretto, insomma, sarebbe dovuto arrivare in Serbia per cucinare qualcosa di speciale a Djokovic, famiglia e amici. Ma, nonostante portasse con sé solamente utensili e ingredienti, è stato incredibilmente costretto alla dogana. Anzi, il motivo per cui è stato fermato al confine tra Serbia e Croazia sarebbe ascrivibile proprio alla tipologia di cibo che il cuoco aveva deciso di utilizzare per ristorare Djokovic e i suoi invitati. Le forze dell'ordine hanno ipotizzato che quel viaggio nascondesse la volontà di contrabbandare del baccalà. Non è chiaro, leggendo il giornale citato, se Favaretto sia stato costretto o no fare marcia indietro.

Da oggi, però, sappiamo che il tennista, che è un milanista fervente, apprezza il Belpaese anche in relazione al cibo e alla cucina.

Novak, intanto, si sta preparando per il Mubadala Wordl Tennis Championship, all'interno del quale potrebbe dover affrontare Rafale Nadal. Il tabellone è stato reso noto qualche giorno fa.

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