Dalle località sciistiche timidi segnali di ripresa

Diminuiscono del 4,2% i vacanzieri, ma aumentano del 6,4% gli sciatori. Ecco le regioni leader delle settimane bianche

Dalle località sciistiche timidi segnali di ripresa

Timidi segnali di ripresa dal "turismo bianco". I dati emersi dall’indagine dell’istituto Acs Marketing Solutions mostrano come il calo percentuale dei vacanzieri italiani è stato superato dal numero complessivo degli sciatori sostenendo, in questo modo, il giro d’affari dell’intera filiera che è passato da 4,66 miliardi del 2013 a 4,96 miliardi. "Considerando l’innevamento naturale che caratterizza ancora molte località montane italiane, al punto da poter sciare fino a Pasqua - sottolinea il presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca - confidiamo che i risultati realizzati dal turismo bianco nei primi tre mesi dell’anno possano consolidare un dato che in un momento di estrema crisi come l’attuale rappresenta, forse, un primo timido segnale di inversione".

Diminuiscono del 4,2% i vacanzieri nelle località di montagna, ma aumentano del 6,4% gli sciatori. Segno evidente di come gli appassionati della neve prediligano i fine settimana: solo il 32% sceglie ancora la formula della settimana bianca. Secondo Bocca, "l’attentissima politica dei prezzi degli albergatori italiani che da soli, senza alcun incentivo pubblico, hanno attuato iniziative promozionali ed offerte" è stata in grado di "invertire la tendenza". Secondo il report di Federalberghi, nel 2014 il giro d’affari complessivo del turismo bianc è stato di 4,96 miliardi di euro, in netta crescita rispetto ai 4,66 miliardi del 2013. Il giro d’affari delle settimane bianche è stato di 2,31 miliardi di euro rispetto ai 2,37 miliardi di euro del 2013. Il giro d’affari generato dai fine settimana sulla neve è stato di 2,64 miliardi di euro (rispetto ai 2,29 miliardi di euro del 2014. "Alla luce di questo risultato, maturato dal brand Italia - conclude Bocca - la richiesta che rivolgiamo a governo e parlamento è per un alleggerimento dei costi del sistema ricettivo ed una rapida modifica del Titolo V della Costituzione che ridia centralità alla promozione di questo settore che dimostra di essere quello maggiormente capace di produrre ricchezza ed occupazione".

L’88,2% degli italiani che hanno fatto vacanze sulla neve è rimasto in Italia e l’11,8% è andato all’estero. Secondo l'indagine dell’Istituto ACS Marketing Solutions per Federalberghi, la regione più gettonata è stata il Trentino-Alto Adige che raccoglie il 23,3% della domanda, in lieve calo però rispetto al 24,6% del 2013.

Al secondo posto il Piemonte con il 10,6% (14,1% del 2013), seguita dalla Lombardia con il 9,7% della domanda (8,5% del 2013), dalla Valle d’Aosta con l’8,7% (9,2% del 2013), dal Friuli Venezia Giulia con il 7,8% della domanda (7,7% nel 2013), dall’Abruzzo col 5,9% (4,9% nel 2013). Infine il Veneto, che ha ottenuto il 5,8% della domanda (7,1% nel 2013).

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