"Dammi il reddito di cittadinanza". E lo straniero aggredisce la donna

Algerino si introduce in casa di una donna e, dopo averla aggredita brutalmente, le sottrae la card su cui le viene accreditato il reddito di cittadinanza

"Dammi il reddito di cittadinanza". E lo straniero aggredisce la donna

Si sarebbe introdotto di soppiatto in casa di una donna, cogliendola di sorpresa e minacciandola con un coltello affilato. E dopo averla aggredita, lasciandola esausta e contusa sul pavimento a seguito di una breve quanto violenta colluttazione, le avrebbe sottratto soldi, documenti e persino la card sulla quale le veniva accreditato il reddito di cittadinanza. Protagonista della vicenda è un uomo di trentotto anni originario dell'Algeria, il quale dopo esser stato intercettato dalle forze dell'ordine dovrà rispondere delle accuse di violenza privata, violazione di domicilio, rapina e lesioni. L'episodio si è svolto nei giorni scorsi a Perugia, con la procura locale che proprio nelle scorse ore ha chiuso le indagini.

Stando a quanto riportato dalla testata online PerugiaToday, i fatti avrebbero avuto luogo in una zona non distante dal centro storico del capoluogo dell'Umbria. In base alle ricostruzioni degli inquirenti, lo straniero avrebbe agito di notte per approfittare dell'assenza di testimoni e si sarebbe così intrufolato nell'abitazione della vittima contro la sua volontà, intenzionato a portare via oggetti di valore. L'avrebbe quindi minacciata brandendo un coltello, intimandole di assecondarlo. E non contento, per vincere la sua resistenza l'avrebbe in un secondo momento aggredita anche a suon di calci e pugni, gettandola a terra. Oltre ad una serie di contusioni dovute al pestaggio, le avrebbe causato anche una ferita ad una mano: la stessa che l'aggredita avrebbe alzato nel tentativo di proteggersi da una ciotola di cristallo che l'extracomunitario aveva afferrato da un mobile, per utilizzarla come arma.

Un'aggressione fulminea che avrebbe vinto con facilità ogni resistenza della persona attaccata, rimasta tramortita. E che avrebbe consentito al trentottenne di operare indisturbato, passando al setaccio tutte le stanze dell'appartamento alla ricerca di beni da trafugare. Oltre a tutto il denaro contante rinvenuto nel portafoglio della donna, il nordafricano avrebbe quindi arraffato anche le chiavi di casa, il cellulare, la patente, la carta d'identità e la tessera sanitaria della vittima. Il motivo? Voleva avere a disposizione i suoi dati anagrafici per arrivare poi a sottrarle l'intero importo del reddito di cittadinanza che percepiva.

Lo proverebbe il fatto che, secondo l'accusa, dopo averle requisito la PostePay sulla quale l'Inps le accreditava il sussidio, l'algerino avrebbe costretto la donna a seguirlo per le vie del centro, alla probabile ricerca di uno sportello automatico dal quale ritirare altro denaro. Un proposito tuttavia non concretizzatosi: l'africano è poi stato individuato e a breve dovrà comparire dinanzi al giudice.

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