Il ministero dell’Interno ha cinque giorni di tempo per sgomberare l’hotspot del quartiere Bisconte a Messina. Il sindaco Cateno De Luca ha lanciato l’aut aut al governo firmando una ordinanza che entrerà in vigore tra qualche ora in merito al centro migranti. “Ho ufficializzato tramite un’apposita conferenza stampa la chiusura della struttura abusivamente realizzato nell’ex caserma Gasparro. Ciò che è successo mercoledì scorso, con una trentina di migranti ancora a piede libero, ricercati dalle forze dell’ordine, è un fatto che non può e non dovrà più ripetersi. La cittadinanza è preoccupata e non posso permettere che nel mio territorio regni sovrano il disordine. I migranti fuggono indisturbati per la città, mettendo in pericolo la popolazione e dobbiamo pure stare in silenzio senza protestare? Non ci sto, per tale motivo dico basta a questo mercimonio. Se a livello regionale non si riesce a fare la voce grossa con Roma, accettando supinamente tale condizione, da adesso a Messina si cambia e anche subito”. Ha affermato il sindaco ai giornalisti.
Per il primo cittadino sono evidenti i problemi di ordine pubblico e di natura igienico-sanitaria, amplificati dalla recente fuga dello scorso 15 luglio dall’hotspot in cui é stato anche aggredito un uomo della guardia di finanza. "Poiché si tratta di un Centro abusivo, i dipartimenti competenti del Comune emaneranno a stretto giro un provvedimento di demolizione di aree che avrebbero dovuto essere provvisorie e che invece ancora insistono qui”, ha aggiunto De Luca.
A quanto pare si profila l’ennesimo scontro tra il sindaco di Messina e il ministro Lamorgese. C’è già stato uno scontro tra De Luca e il governo nazionale durante il coronavirus. L’ex deputato regionale ha provato a mettere un po’ d’ordine nei continui sbarchi di persone che in quei giorni attraversava lo Stretto per entrare in Sicilia. De Luca aveva firmato un’ordinanza che imponeva dei controlli più serrati. Ma il Governo non ha gradito di dover sottostare al sindaco messinese.
Così il ministro, dopo aver chiesto un parere al Consiglio di Stato, ha annullato l’ordinanza ed ha anche querelato lo stesso De Luca.Ora lo scontro si ripropone. Però stavolta in Italia – e non soltanto in Sicilia – cresce la paura per l’arrivo di migranti positivi al Coronavirus.
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